Juve-Inter rivali, Blur e Oasis si dissero di peggio: altro che 'stare nelle fogne'...
E allora ecco che dagli studi della tv ufficiale bianconera, il presidente di "Comunicazione Bianconera", Sandro Pellò si lascia andare a un sobrio "devono stare nelle fogne dove sono stati negli ultimi anni, nei tombini nascosti al buio, sogno di cancellarli dal pianeta" rivolto agli interisti. Ok, la dichiarazione non sarà paragonabile allo "spero che Damon Albarn e Alex James dei Blur prendano l'AIDS e scompaiano", dichiarato da Noel Gallagher più di vent'anni fa con grande "classe", ma di sicuro non fanno altro che incrementare inutilmente una tensione già alta tra le tifoserie.
Una querelle che si è intensificata nel 1998, con lo scudetto nerazzurro che sbatteva contro un muro di errori arbitrali (e anche un po' contro il corpo di Iuliano e il fischietto di Ceccarini) nel derby d'Italia di ritorno il 26 aprile 1998. Anche in quell'occasione non erano mancate le dichiarazioni sopra le righe. Su tutte ricordiamo un indignato Ronaldo affermare che in quel match "aveva perso il calcio" e che "in campo al Delle Alpi nessuno juventino parlava, perché sicuramente tutti si vergognavano di vincere in quel modo". Pronta era arrivata la risposta di Luciano Moggi: "Ronaldo ha perso una buona occasione per stare zitto. I grandi campioni devono parlare sul campo".
Se quella dell'aprile 1998 è stata la sfida delle sfide tra Juventus e Inter, il match più importante tra Oasis e Blur è andato in scena il 14 agosto 1995. Entrambi i gruppi escono con il singolo che dovrebbe incoronarli re del brit rock: "Roll With It" per i Gallagher, "Country House" per Albarn, James e Coxon. Ne esce una vittoria dei Blur con le (in)solite dichiarazioni post partita da parte della fazione Oasis. "Una sera incontrai Alex James dei Blur in un pub - racconterà Liam -. Mi sono congratulato per il primo posto e lui ha risposto: 'Grazie ma entrambe le nostre canzoni non sono un granché'. Gli ho detto: 'Ti sbagli, i nostri pezzi e l'album sono il massimo, è per questo che odio te e la tua band di merda'".
Frasi non proprio di circostanza, insomma, si sono sentite da allora negli anni tra Blur e Oasis così come tra Juventus e Inter, che hanno continuato a suonarsele per anni tra scudetti revocati, retrocessioni e processi. Oggi le situazioni sono un po' cambiate. L'Inter non reagisce alle provocazioni, basti pensare al vicepresidente Javier Zanetti che risponde alle dichiarazioni su Juve Tv, smorzando con un intelligente "bisogna pensare solo al campo. La polemica va lasciata da parte, non è nostro stile".
Oasis e Blur hanno addirittura fatto pace, se è vero che Noel Gallagher e Damon Albarn ora collaborano e si divertono a suonare insieme, scatenando però le incazzature e gli sfottò continui del più giovane dei Gallagher, Liam. La rivalità allora si è spostata in casa Oasis e quelle che prima erano solo schermaglie tra fratelli ora sono diventate un vero derby discografico. I "furono" Oasis si trovano infatti oggi, a 8 anni di distanza dallo scioglimento della band nel 2009, a un punto cruciale della loro carriera solista. Entrambi sono usciti con un album in questo autunno 2017 e si sfidano nei negozi di dischi e sul palco in alta classifica come fanno i loro beniamini calcistici del Manchester City in Premier League con lo United.
Ad aprire le marcature è stato Liam a ottobre. Il suo "As You Were" è l'album perfetto per mettere in mostra la sua grinta e una voce tornata in grande forma. Un lavoro diretto, che unisce i seventies alla carica dei primi Oasis, frutto di un perfetto lavoro di squadra in produzione orientato a mettere in risalto le doti del goleador Liam. Un mese e mezzo dopo Noel, grande amico dei due grandi Capitani con la "C" maiuscola di Juve e Inter, Del Piero e Zanetti, ha decisamente pareggiato i conti con "Who Built The Moon?", terzo album con i suoi High Flying Birds. Disco di rottura rispetto al passato, nel quale le sonorità Oasis sono il motore silenzioso in mezzo al campo in grado di innescare un tris di fantasisti che divertono a suon di elettronica, psichedelia e addirittura un pizzico di new wave.
Il primo tempo del derby tra Gallagher si è chiuso in parità. Il secondo si sposterà sui live. Liam sarà in Italia a febbraio (26 a Milano e 27 a Padova) prima di tornare a giugno per gli I-Days. Noel invece suonerà l'11 aprile, sempre a Milano. Nell'attesa di capire chi la spunterà, di certo troveremo i due fratelli uniti nel supporto al loro City, nel derby di domenica a Old Trafford, al grido di "Who the fuck are Man United?".
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