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    Juve, in 5 anni l'unica a battere il Real: servono tipi 'alla Morata' per rifarlo

    Juve, in 5 anni l'unica a battere il Real: servono tipi 'alla Morata' per rifarlo

    • Gianluca Minchiotti
    2014-2016-2017-2018: il Real Madrid ha vinto quattro Champions League nelle ultime cinque stagioni. L'unico neo nel 2015, quando i Blancos vennero eliminati in semifinale dalla Juventus, l'unico club nell'ultimo quinquennio ad avere avuto la meglio sul Madrid, impedendogli, almeno per una volta, di conquistare la coppa dalle grandi orecchie. In quell'occasione, i bianconeri di Max Allegri ebbero la meglio sul Real (allora allenato da Carlo Ancelotti): 2-1 a Torino (Morata, Ronaldo, rigore di Tevez) e 1-1 al Bernabeu (rigore di Ronaldo, Morata). In finale, poi, la Juve perse con il Barcellona, ma chissà, senza quella semifinale oggi il Real di CR7 avrebbe eguagliato quello di Di Stefano, capace di vincere per cinque volte di fila la Coppa dei Campioni.

    NOMI DA CHAMPIONS - In questa stagione, la Juve è andata vicina a ripetere l'impresa, andando a vincere per 3-1 sul campo dei campioni d'Europa dopo aver perso per 3-0 all'andata in casa. L'obiettivo di Agnelli, Nedved, Marotta, Paratici e Allegri è quello di riprovarci al più presto. In quest'ottica, oltre ad acquisti in grado di garantire un ringiovanimento della rosa (possibilmente italiani, come Caldara e Spinazzola, già presi, oppure come Darmian e Perin, obiettivi concreti), la dirigenza bianconera ha "operazioni importanti in cantiere" (Marotta dixit), da Champions League. Giocatori di livello internazionale, capaci di essere determinanti nella coppa più importante. 

    TIPI ALLA MORATA - Fra questi va annoverato sicuramente il tedesco Emre Can, finalista in questa edizione di Champions con il Liverpool e destinato a diventare bianconero, a parametro zero, nei prossimi giorni. Poi, fra gli obiettivi, c'è proprio quell'Alvaro Morata che in Champions, con la maglia della Juventus, ha dimostrato di saper far gol pesanti: la già citata rete a Madrid nel 2015, decisiva per la qualificazione, il gol del momentaneo 1-1 nella finale con il Barcellona, il gol della vittoria in casa del Manchester City nella Champions 2015-16. A differenza di Higuain, spesso decisivo in campionato (Napoli e Roma lo scorso anno, Napoli e Inter quest'anno) ma quasi mai incisivo in Champions, Morata quando sente aria d'Europa si esalta e lascia il segno.

    L'eventuale ritorno di Morata alla Juventus è operazione assai complessa e difficile, ma l'incontro a Milano con Paratici non è stato casuale e i bianconeri ci stanno provando. Al di là del nome, in ogni caso, quel che conta è che la dirigenza bianconera vuole aggiungere alla rosa almeno due/tre elementi da Champions, giocatori in grado di fare la differenza su quel tipo di palcoscenico: che si tratti di Morata o di altri, l'identikit è stato tracciato. Dopo essere stata l'unica squadra a battere (quasi due volte) il Real Madrid nell'ultimo lustro, ora la Juve punta a un obiettivo ancor più grande: vincere, finalmente, la Champions.   

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