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    Juve, il futuro di Ronaldo lo decide lui: ecco chi può investire 100 milioni su CR7

    Juve, il futuro di Ronaldo lo decide lui: ecco chi può investire 100 milioni su CR7

    • Nicola Balice, inviato a Torino
    All'improvviso la pazienza è finita. Da salvatore della patria ora Cristiano Ronaldo è scivolato sul banco degli imputati, è sufficiente farsi un giro sui social per capire come anche il popolo bianconero sia ormai convinto che se l'obiettivo doveva essere vincere la Champions, l'operazione CR7 sia fallita. Restano due piani diversi su cui ragionare però. Quello commerciale, legato al marchio, di crescita esponenziale della Juve in termini di sponsor, immagine e tutto il resto: in tal senso, l'operazione Ronaldo è stata un successo e già nelle prime du stagioni forse si è ripagata. Ma azienda Juve più azienda Ronaldo è una cosa. La squadra Juve più il fuoriclasse Ronaldo è stata un'altra storia: due scudetti e due Supercoppe italiane dopo, resta l'annullamento reciproco in Champions. Resta quindi il fallimento sportivo dell'operazione, tra una Juve non all'altezza di Ronaldo e un Ronaldo che non può più vincere da solo. E ora? Si va avanti con una quarta stagione insieme, magari programmando addirittura un rinnovo, o si passa ai saluti d'addio anticipati? 
     
     


    CHE SUCCEDE – Serve qualche giorno di tempo per smaltire rabbia e delusione, per capire come sciogliere questo senso di frustrazione condizionante. Ronaldo ha 36 anni, per un motivo o per l'altro è per minutaggio il secondo giocatore più impiegato da Pirlo pur avendo saltato un paio di settimane causa Covid, una gestione condivisa diversa era necessaria e ora si paga. Il fatto che Ronaldo abbia 36 anni poi spalanca tutti i problemi sugli scenari futuri: chi è pronto a effettuare un investimento da 100, magari 150 milioni di euro per un biennio di CR7 che partirà dall'Europeo e passerà dal Mondiale? Roba da sceicchi. Servirebbero tra i 25 e i 30 milioni da dare alla Juve per evitare una minusvalenza, sempre che alla Continassa non si possa persino accettare di far tornare i conti badando ai soldi dell'ingaggio risparmiato (31 milioni netti, quasi il doppio al lordo). Potrebbe il Psg, ma nei piani del club francese non ci sono più investimenti mostruosi per giocatori di questa età, per quanto Ronaldo sia ancora un top a livello mondiale. Potrebbe il City, ma con Pep Guardiola il matrimonio non sembra possibile e comunque resta vivo il progetto dell'ingaggio di Leo Messi. Potrebbe il Manchester United, che già da tempo studia il clamoroso ritorno e potrebbe lanciare un derby speciale in Premier, senza dimenticare l'interesse noto della Juve per Paul Pogba. Poi forse a queste cifre non c'è più spazio per altri club. Una sola certezza c'è, decide Ronaldo cosa fare, quando farlo e perché: se vuole restare, la questione non si pone nemmeno. Se vuole andare via, sarà Jorge Mendes a occuparsi di tutto.

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