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Juve-Porto, le pagelle di CM: Ronaldo flop, Conceiçao porta a scuola Pirlo. Un mostruoso Chiesa non serve a niente
Juventus-Porto 3-2 (and. 2-1)
Juventus
Szczesny 6: para tutto quello che può, sul rigore battezza il palo sbagliato. Tradito dalla barriera sulla punizione che costa l'eliminazione.
Cuadrado 6,5: forse condizionato da un problema fisico supplementare fin dai primi minuti, è molto meno lucido del solito. Ma quando la palla pesa, lui la tratta come se fosse leggera leggera e pennella un cross perfetto per la testa di Chiesa. E colpisce pure una traversa clamorosa a tempo scaduto. Bonucci 6: sullo 0-0 salva un gol già fatto, poi arranca come tutta la Juve fino alla reazione del secondo tempo (30' st De Ligt 6: entra quando il Porto non può più fare male).
Demiral 4: sembrava dovesse giocare Chiellini, invece tocca al turco. Che regala un rigore che forse non sarà solare ma evidenzia tutta la sua mancanza di autocontrollo in una notte dove non si poteva sbagliare nulla. Salvato da Chiesa, come e più degli altri.
Alex Sandro 5,5: in un modo o nell'altro se la cava, ma dalla sua parte ci sono ampie praterie che il Porto potrebbe anche sfruttare meglio. Cresce nella ripresa e nel primo tempo supplementare è decisivo nell'infastidire Marega a due passi da Szczesny. Ramsey 5: se qualcuno lo avesse visto... (30' st McKennie 5,5: non è al meglio e si vede)
Rabiot 6,5: prova a rispondere colpo su colpo, trova anche il gol quando ormai è troppo tardi.
Arthur 6,5: rientra apposta per questa partita, ma il Porto gli costruisce attorno una gabbia che non gli permette di inventare nulla fino a quando non allenta la pressione. Lui, comunque, non perde un pallone (12' pts Kulusevski sv).
Chiesa 8: ancora una volta si batte e si sbatte, come pochi altri. Il primo gol è da campione assoluto, per bellezza e momento in cui lo segna. Il secondo lo segna semplicemente perché è un campione. E il terzo glielo negano Pepe insieme al palo (12' pts Bernardeschi sv). Morata 4,5: due occasioni clamorose che finisce per sparare addosso all'ottimo Marchesin nel primo tempo, altre sprecate strada facendo.
Ronaldo 4: uno contro tutti? No, stavolta pure lui sparisce, comparendo in occasione dell'assist per Chiesa. Poco, troppo poco. Due eliminazioni nonostante CR7, la terza anche per colpa sua.
All. Pirlo 4: gli infortuni, gli acciaccati, il catenaccio avversario, pure episodi arbitrali. Ma alla fine come mai prima d'ora in stagione deve arrivare il momento dell'autocritica. Perché la Juve che doveva fare di tutto per vincere non si è vista, si è vista per un tempo intero una squadra molle che sembrava intimorita persino da una squadra normalissima come il Porto e poi una squadra presa per mano da Chiesa che non ha ottenuto la qualificazione nemmeno ai supplementari nonostante la superiorità numerica da inizio secondo tempo.
Porto
Marchesin 7,5: para tutto quello che può, esce con coraggio, fa pure innervosire gli avversari. Se poi sbaglia qualche rinvio, verrà perdonato.
Manafà 5,5: un buco clamoroso che spalanca la porta a Morata, ma lo spagnolo non ne approfitta. Poi quando Chiesa si accende deve capitolare.
Mbemba 7: un muro su cui gli attaccanti bianconeri vanno a sbattere.
Pepe 8: è la sua partita, a comandare una difesa che spesso gioca addirittura con una linea di sei uomini. Di testa son tutte sue, il gioco sporco poi è la sua specialità. L'intervento su Chiesa a porta vuota vale più di un gol. E pensare che sembrava poter addirittura dare forfait... Zaidu 6,5: quando spinge sa far male, da terzino bloccato chiude ogni varo per quasi un'ora, poi perde colpi (26' st Luis Diaz 6: c'è solo da sacrificarsi)
Corona 6,5: si sacrifica ed è lui a stare in prima battuta su Chiesa limitandone la pericolosità per almeno un tempo, poi tiene botta con esperienza.
Sergio Oliveira 8: freddo dal dischetto, c'è poco da costruire e molto da distruggere. Ma lui tratta la palla come quelli speciali. La punizione che vale la qualificazione è di nuovo sua, grazie anche alla gentile collaborazione della barriera bianconera. Uribe 7: sfiora il gol in avvio, prima Bonucci e poi la traversa glielo negano. Non fa solo legna, si propone anche in contropiede. Esausto, esce al 90' (45' st Grujic 6: non al meglio, ai supplementari aiuta la squadra a resistere).
Otavio 5,5: tra tutti è forse quello più in difficoltà, ma fa filtro quanto basta per infastidire Cuadrado (17' st Sarr 6,5: un tiro dalla distanza ma anche muscoli al servizio della squadra).
Marega 7: fa reparto da solo, è sgraziato ma sa come si difende il pallone e come si deve fare la guerra contro i difensori bianconeri. Nei supplementari ha sulla testa la palla del ko, ma Alex Sandro lo ostacola. Taremi 4,5: all'andata segna subito su “assist” di Bentancur, al ritorno si procura un rigore con astuzia e tempismo. Decisivo è dir poco. Poi lo diventa al contrario, perché sull'1-1 procurarsi due gialli in tre minuti come ha fatto lui rappresenta una leggerezza che poteva rovinare tutta la stagione di una squadra intera. Invece trasforma in epica una notte come questa.
All. S. Conceiçao 8: Pirlo alla vigilia diceva di aver studiato sia il 4-4-2 che il 5-3-2 del Porto, Conceiçao propone invece una linea difensiva che per lunghi tratti è addirittura a 6 eppure capace di fiondarsi in contropiede in un amen. Scacco matto e clamorosa qualificazione ottenuta addirittura in 10 contro 11 per più di settanta minuti.