Juve, il fatturato di oggi è un merito e non un miracolo: capito, De Laurentiis?
Fatturato. Una parolina magica che sembra essere diventa l'alibi perfetto per tutte le mancanze, i demeriti e i limiti delle avversarie della Juventus in Italia. L'ultimo placebo somministrato ai propri tifosi porta la firma di Aurelio De Laurentiis, che proprio oggi nell'analizzare il gap tra Napoli e Juve ha sentenziato: “Datemi 100 milioni di fatturato in più e vediamo se non vinciamo anche noi...”. Ecco, il fatturato. L'unico motivo per cui la Juve da oltre cinque anni domina in Italia. Come se non ci fosse un progetto vincente, una proprietà presente, una dirigenza competente, serena e solida. Come se il fatturato non fosse una conseguenza di tutto questo, ma l'immeritata causa di cui la Juve e solo la Juve ha la possibilità di godere.
MERITO NON MIRACOLO – Sarebbe però necessario anche andare oltre quella parolina magica. Perché in questa maniera sembra quasi che il fatturato della Juve sia un regalo, un atto di fortuna, un miracolo. Non è così. Perché la Juve sta ora faticosamente raggiungendo livelli economici tali da poterla fare competere con i principali club europei nonostante un movimento che fa da zavorra impedendo alla stessa società bianconera di fare da traino, mentre nel resto d'Europa sono i movimenti e le federazioni a fare in modo che le società possano investire e reinventarsi negli anni. La Juve, non da ora, deve essere presa a modello da seguire e non innalzata a nemico troppo forte, troppo ricco, troppo potente. Avere ora un fatturato tale da potersi permettere, sportivamente parlando, la cessione di Pogba e l'acquisto di Higuain, è un merito assoluto conquistato in anni di gestione oculata con un progetto ad ampio respiro che ha visto sì lo Juventus Stadium, ma anche lo scouting, il settore giovanile, l'area marketing, e si potrebbe andare avanti per ore. Totale insomma l'investimento a 360 gradi in tutto il mondo sul marchio Juve senza lasciare da parte nessun ambito. Il fatturato di oggi è quindi figlio dei sacrifici di ieri, perché quando il Napoli ad esempio poteva acquistare Higuain, la Juve andava avanti per la sua strada senza fare mai il passo più lungo della gamba. E se oggi la Juve può permettersi, ad esempio, di arrivare in questa maniera a Higuain lo fa per una solidità economica (ri)conquistata sul campo dieci anni dopo lo tsunami Calciopoli. Questo fatturato è un merito, di Agnelli, Marotta, Paratici e tutta la Juve. Non un miracolo. Molto più facile pensare che lo sia però, piuttosto che capirlo e accettarlo. Riuscire a seguire il cammino tracciato dalla Juve, piuttosto, sarebbe il vero miracolo.
@NicolaBalice