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Juve, il centrocampo più forte del mondo
Ma Benzema ne aveva si e no per 35 minuti, durante i quali ha più' volte seminato il panico; dopo i quali e' scomparso dai radar. Ronaldo invece si e' prodotto (saltuariamente) nei suoi scatti poderosi senza mai dar fuoco alle polveri. Con una tipica accelerazione palla al piede ha bruciato mezza difesa bianconera. Poi, penetrato nell'area di rigore, decelerando rapidamente ha bruscamente sterzato mandando lungo Bonucci. Classico movimento alla Ronaldo e porta semi-spalancata. Tutto apparecchiato per la giocata del fuoriclasse: non resta che spostar lievemente la palla e scaricare potenza e precisione contro Buffon, per il raddoppio. CR7 e' rimasto umano, ha incomprensibilmente appoggiato al compagno: e' stato il segnale che la Juventus poteva farcela. "Anche Omero talvolta sonnecchia". Appoggiato a quel palo e conscio dell'occasione sprecata il talento portoghese deve averlo intuito.
In assenza di fuoriclasse, la partita si e' giocata e vinta in mezzo al campo. lì il Madrid non è stato squadra ma accozzaglia, col solo Kross di ruolo, in sconcertante solitudine. Intorno al tedesco una sfilza di adattati e mezze punte. Isco e Rodriguez numeri dieci portati a rifinire piuttosto che ricamare. Osservano avversari sfilargli accanto senza possedere la "garra" e neppure i tempi o la corsa per contrastarli. E per fortuna al Bernabeu Ancelotti ci ha risparmiato Ramos centromediano metodista: allo Juventus Stadium si stanno ancora cercando i palloni dispersi in fase d’impostazione madridista. Manovra lenta, passaggi scontati, verticalizzazione assente o imprecisa. Qualche piacevole sortita di Marcelo, tutto sommato prevedibile. E infatti Allegri nel secondo tempo ha inteso bene dove il pericolo proveniva. Una volta contenuto Marcelo del Real si e' visto poco altro. Non più Benzema, causa esaurimento carburante; neppure Ronaldo, mai nella modalità CR7; no di certo Bale, cento milioni di rimpianti per arrivare un giorno a dirsi addio. A proposito chi stabilisce simili stime?
È il centrocampo il cuore nevralgico della squadra. La Juventus ha vinto lì. Ha prodotto densità e il Real non l'ha beccata mai. Concordo, ha inciso la "fame" di vittoria. E poi Morata; chi può ignorar la freddezza di Alvaro, consacrazione di un centravanti vero.
Questo però e' soprattutto il trionfo del centrocampo: Pirlo, Marchisio, Vidal, Pogba. Sturaro e il "jolly" Perejra pronti a subentrare. Pazienza se Pirlo e' a mezzo servizio, in certi casi basta la presenza.
Che se ne dica in questo momento quello bianconero e' il centrocampo più forte d'Europa. Merita Berlino. Indubbiamente.
“da Berlino alla b, dalla b a Berlino”: corsi e ricorsi. Adesso si gioca contro i marziani ………… “Così tra questa immensità s’annega il pensier mio…..”