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Juve, i Fan Club congiunti: 'Due pesi e due misure, accanimento verso di noi'
IL COMUNICATO - "Continua il pericoloso accanimento giudiziario nei confronti della Juventus, anche in questa occasione sono stati usati due pesi e due misure. Ci sfiora il dubbio che la pena inflitta, nella sostanza e nella modalità, diventi veicolo di ingiustizia al pari del presunto reato stesso. Noi non siamo avvocati nè giudici sportivi, ma semplici tifosi e ci chiediamo se in quella bagarre di martedì sera, nel post partita di Juventus-Inter, ci fosse davvero qualcuno meno colpevole di un altro. Se provocare o reagire ad una provocazione abbiano davvero un peso diverso tra loro in questo contesto. Per chissà quali misteriose dinamiche, quando c'è di mezzo la Juve (spesso!), il fuoco si accende volentieri per scaldarsi le mani sui carboni ardenti di un clamore e diuna visibilità assicurati per tutti. Un intero settore di più di cinquemila persone chiuso completamente, con biglietti già emessi ed abbonati organizzati già da tempo. Apprendiamo che due di questi personaggi (uno dei quali minorenne) che hanno lanciato cori razzisti, da cui prendiamo nettamente le distanze, sono stati identificati e che verranno sanzionati in modo esemplaare dalla Società Juventus. Bene, anzi benissimo!!
All'Allianza Stadium ci sono 125 telecamete di cui 23 multifocali in grado di identificare chiunque all'interno di un settore, a questo devono servire, a permettere che non si arrivi alla chiusura di un intero settore a discapito di chi non ha commesso nessun reato. Si parla da anni del concetto di responsabilità soggettiva/oggettiva, ma ancora assistiamo a queste ingiustizie. Che siano lecite o meno (e questo sarà il tempo a dirlo nelle sedi e nelle modalità opportune), tra condanne emesse senza giusta difesa, diudici-tifosi, giornalisti sentenzialisti faziosi, trasmissioni televisive in cerca solo di audience, la sensazione è che la Juventus venga presa SPESSO come capro espiatorio delle colpe di tutti. Intanto la squadra deve andare in campo ed insieme ai tifosi ed alla Società trovare la concentrazione e la forza di non mollare in una stagione calcistica in cui le certezze non trovano lo spazio dovuto. Con queste righe manifestiamo il nostro DISSENSO per un modus operandi che non educa allo sport nella propria essenza, così tanto declamata nei discorsi pronunciati in ogni occasione pubblica da chi fa parte delle Istituzioni. Chiaro è (e non vuol essere una giustificazione) che in un ambiente già di per sè inquinato da questo clima generale, diventa ancora più difficile scendere in campo con la giusta motivazione. Va da sè che dall'adrenalina della partita alla degenerazione, il passo è breve per tutti e di questo occorre prendere coscienza, altrimenti diventa fin troppo semplice aspettare per poi salire sul gradino più alto a giudicare. Chiediamo di fare un passo indietro a tutti coloro che contribuiscono a sminuire i principi di etica sportiva ce rendono il Calcio e lo sport in generale, un momento di aggregazione e di educazione civica". Nessuno si senta escluso!"