Juve, Giuntoli asciuga ancora il monte ingaggi: come cambiano i piani per Pogba e Rugani
21 milioni di euro netti di risparmio rispetto al totale del monte ingaggi 2022-23, circa 44 se si considerano le cifre lorde. Ma non è finita qui. Il lavoro di Cristiano Giuntoli come nuovo demiurgo del mercato e dei conti della Juventus prosegue anche dopo la fine della sessione estiva, quando non è più possibile acquistare, ma per qualche giorno è ancora possibile cedere e soprattutto non ci sono limitazioni alle trattative sui contratti in essere dei singoli calciatori.
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INGAGGI PESANTI - Vlahovic, Rabiot, Szczesny, Alex Sandro, Chiesa e Bremer guadagnano tutti tra i 5 (gli ultimi due) e i 7 (i primi due) milioni di euro l'anno, ma danno un apporto tangibile alle vicende della formazione di Allegri, pur essendo stati tutti, chi più chi meno, chiacchierati sul mercato in uscita. Nessuno di loro è però il più pagato della rosa: questa palma spetta a Paul Pogba, che percepisce 8 milioni netti all'anno e a causa dei suoi reiterati problemi fisici non ha potuto fin qui dare l'apporto che tutti si aspettavano da lui. Poco sotto Chiesa e Bremer, ecco capitan Danilo a 4 e... Daniele Rugani a 3,5 milioni l'anno. Rugani, sempre inappuntabile nel suo atteggiamento e nella sua disponibilità nonostante il ruolo di riserva, guadagna decisamente troppo per il suo status. E' su questi due giocatori, Pogba e Rugani, che Giuntoli sembra voler agire.
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IL PIANO - Come? Nessun intervento brusco, ma semplicemente avviando le trattative per due rinnovi di contratto con adeguamento dell'ingaggio. Nel caso di Rugani, abbassandolo in maniera diretta e prolungando di uno o due anni l'accordo attualmente in scadenza la prossima estate, facendo leva su un'intesa di massima già esistente con il suo agente Davide Torchia; per quanto riguarda Pogba, ci sarà da discutere con Rafaela Pimenta per abbassare la parte fissa alzando invece i bonus, che stimolerebbero ulteriormente il francese a chiedere il massimo al proprio fisico, turbato nell'ultima uscita da una "fitta" che si è tradotta in un sovraccarico muscolare. La sosta capita a fagiolo, Giuntoli adesso può limare ancora i contorni economici della nuova Juventus.
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