Juve, ecco il lavoro di Giuntoli: risparmiati 70 milioni. E non solo
RISPARMIO SUL MONTE INGAGGI - A oggi si è passati da un monte stipendi di 95 milioni netti nel 2022-23 agli 83,5 della stagione in corso. Merito della scelta di non rinnovare i contratti di Di Maria e Cuadrado e di non riscattare Paredes, che ha portato a un risparmio di 18 milioni netti. A questo si aggiunge il capitolo Arthur, passato in prestito oneroso alla Fiorentina (2 milioni più bonus) e avrà circa il 40% dello stipendio (guadagna intorno ai 6 milioni) pagato dai viola. E non è finita qui: in uscita ci sono anche Bonucci e Kostic, che insieme guadagnano oltre 9 milioni di euro netti.
CESSIONI - La Juve ha lavorato bene in uscita, con le cessioni di Kulusevski al Tottenham (in realtà fatta da Manna, prima dell’arrivo di Giuntoli), grazie alla quale i bianconeri hanno incassato 30 milioni, registrando una plusvalenza di 13. Poi Denis Zakaria, pagato dal Monaco 20 milioni di euro, Rovella e Pellegrini passati in prestito alla Lazio, entrambi con obbligo di riscatto che scatta a determinate condizioni (molto facili da raggiungere) per un totale di 21 milioni di euro. Soldi anche dalle cessioni minori: Ranocchia all’Empoli (prestito oneroso di 500 mila euro) e De Winter al Genoa (8 milioni con obbligo di riscatto condizionato).