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Juve, ecco come Allegri fa coesistere Mandzukic e Higuain senza Dybala
LE SCELTE DI FORMAZIONE - Allegri costretto a rinunciare a Dybala, infortunatosi contro il Milan: al posto dell'argentino Mandzukic dal primo minuto insieme a Higuain. In porta Neto al posto di Buffon, mentre in difesa si rivede Chiellini dopo due giornate di assenza. Lieta notizia anche a centrocampo, dove ha ripreso il suo posto Claudio Marchisio, al rientro dall'infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per sei mesi, facendogli saltare anche l'Europeo in Francia. Ampio turn-over per la Sampdoria di Giampaolo, che si è presentata allo Juventus Stadium senza gli attaccanti titolari, Muriel e Quagliarella: al loro posto Schick e Budimir.
ATTACCO DI PESO - Per sopperire all'assenza di Dybala, Allegri ha deciso di schierare la Juventus con un modulo differente rispetto a quanto visto fino a questa sera: l'allenatore bianconero, infatti ha optato per un 4-3-3, con Higuain punta centrale e Mandzukic e Cuadrado ai suoi lati. Non è la prima volta che Allegri decide di schierare Mandzukic nella posizione di esterno offensivo e anche stavolta il croato ha dimostrato di non soffrire più di tanto il cambio di posizione rispetto alla scorsa stagione. In fase offensiva, infatti, Mandzukic si allargava molto, andando a giocare quasi sulla linea del fallo laterale, permettendo a Gonzalo Higuain di spaziare liberamente al centro del campo. Ricevendo palla in quella posizione – e spesso spalle alla porta – il croato tentava immediatamente il cambio di gioco sulla fascia opposta, in modo da sfruttare il tanto spazio lasciato da una Sampdoria non tempestiva negli scivolamenti.
Questo stile di gioco favoriva chiaramente le caratteristiche di Cuadrado, che molto spesso si trovava libero di ricevere senza pressione e aveva la possibilità di attaccare la difesa avversaria e scegliere la soluzione migliore per creare pericoli, cioè l'azione personale o il cross in area. C'era qualche dubbio sull'efficacia della coppia Higuain-Mandzukic, ma i due attaccati bianconeri, a dispetto delle caratteristiche e dello stile di gioco simili, hanno dimostrato di sapersi integrare bene. Durante la partita con la Sampdoria, infatti, sono riusciti a dividersi gli spazi alla perfezione e di alternarsi nel ruolo di attaccante esterno: non è stato infrequente vedere Higuain allargarsi e lasciare il centro a Mandzukic.
UNA DIVERSA STRATEGIA - La Juventus vista contro la Sampdoria è stata una squadra completamente diversa rispetto a quella che si è soliti ammirare con Dybala in campo e non poteva che essere così, viste le caratteristiche dell'argentino: in particolare, l'ex attaccante del Palermo ha il compito di unire centrocampo e attacco, giocando quasi da trequartista a supporto di Higuain. Contro i blucerchiati, invece, la Juventus ha giocato con due punte di ruolo che si trovavano sempre sulla stessa linea e che attaccavano entrambe la profondità. Per tutta la partita, sia Higuain che Mandzukic si sono preoccupati di stazionare sul filo del fuorigioco per provare a sfruttare le imbucate di Cuadrado e Pjanic, lasciando dunque libera la trequarti, zona che viene invece occupata solitamente da Dybala.
In occasione del primo gol, quello di Mandzukic, i due attaccanti bianconeri sono stati in grado di dividersi perfettamente l'area di rigore – cosa che sono riusciti a fare per tutta la gara -, evitando così di dare troppi riferimenti alla difesa della Sampdoria, che si è ritrovata costretta ad aprirsi per marcare due uomini e concedendo inevitabilmente più spazio al centro dell'area.
UNITA' DI INTENTI - Higuain e Mandzukic sono stati protagonisti di una partita giocata all'unisono, completamente l'opposto rispetto all'unica occasione in cui avevano giocato insieme a Palermo, dove non erano riusciti ad integrarsi l'uno con l'altro e a creare pericoli alla retroguardia rosanero come contro la Sampdoria. Durante la partita con i blucerchiati, infatti, si è potuta notare una grande intesa fatta di movimenti effettuati con il giusto tempismo, sia in fase offensiva che in fase difensiva. Allegri è riuscito ad esaltare le caratteristiche di entrambi e a metterle a servizio della squadra, sopperendo alla perfezione alla pesante assenza di Dybala.