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    Juve, ecco chi è N'Zonzi: il gigante bad boy cresciuto sognando Ronaldinho

    Juve, ecco chi è N'Zonzi: il gigante bad boy cresciuto sognando Ronaldinho

    • Marco Demicheli
    Da avversario a rinforzo nel giro di poche settimane. Potrebbe essere questo il destino di Steven N'Zonzi che, dopo aver affrontato con il suo Siviglia la Juventus nel girone H di Champions League, è ora uno dei principali obiettivi dei bianconeri per il mercato di gennaio. Che, nelle idee di Beppe Marotta e Fabio Paratici, dovrebbe portare a Massimiliano Allegri due regali, entrambi per il centrocampo. L'identikit del primo porta ad Axel Witsel, il secondo proprio al gigante classe '88.

    SOGNANDO DINHO - Uno che è partito da Colombes, un sobborgo di Parigi, e ha mosso i primi passi da calciatore nella squadra del suo quartiere, il Racing Paris, prima di passare alle giovanili del Paris Saint-Germain. A Camp des Loges - il centro d'allenamento del PSG - si allenava vicino a campioni del calibro di Ronaldinho e Jay-Jay Okocha, giocando tra l'altro nello stesso ruolo, da trequartista. E pensare che allora era ritenuto addirittura troppo basso, lui che è arrivato a un metro e 90 di altezza. Da lì è iniziato il grande giro di N'Zonzi, che lo ha portato anche all'Amiens, dove ha giocato con Sakho, Tabanou, Corchia e l'ex mediano dell'Inter M'Vila.

    LA SVOLTA - Il 2009/2010 è un anno importante per la sua carriera: arrivano il trasferimento in Inghilterra, al Blackburn, e le prime chiamate con l'Under 21 della Francia. Il Paese dove è nato, che però non l'ha mai selezionato per la nazionale maggiore. Chi ha provato a convocarlo è invece la Repubblica Democratica del Congo, la nazione da dove provengono i suoi genitori, ma N'Zonzi ha preso tempo, preferendo aspettare i Bleus. La vera svolta della carriera arriva però allo Stoke City, dove in tre anni si mette in mostra guadagnandosi il Siviglia, con cui lo scorso maggio ha vinto l'Europa League.

    BAD BOY - Un rendimento sempre in crescendo in campo, che qualche volta è andato di pari passo con comportamenti fuori dall'ordinario all'esterno. Nel 2013 la polizia lo interrogò dopo aver provocato un incidente automobilistico con un ciclista, mentre nel 2015 subì addirittura un processo per violenze sulla compagna. E un diverbio N'Zonzi lo ha avuto anche con Unai Emery, suo allenatore lo scorso anno a Siviglia, come rivelato dallo stesso tecnico: "Un giorno lo scorso dicembre lo cacciai dall'allenamento. Era arrivato dicendo che non si voleva allenare e aveva intenzione di cambiare squadra. Gli dissi di prendersi tre giorni di riposo, rientrò in squadra il lunedì e disse di voler rimanere. E da gennaio in poi le sue prestazione sono cresciute". Un processo che sembra continuare anche in questa stagione. Per questo la Juve ci pensa: può essere N'Zonzi uno dei regali per Allegri.



    @marcodemi90

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