Juve, è sempre Szczesny il numero 1: il Sassuolo alle spalle, ora il rinnovo
Nicola Balice
Ci sono tanti, tantissimi giocatori che dopo un grave errore o magari una partita completamente storta non riescono a reagire, prolungando lo stato confusionale pure per un lungo periodo. Ma se qualcuno volesse guardarne uno dritto in faccia, beh che non cerchi dalle parti di Woijcech Szczesny. Il portiere polacco infatti continua a essere quello giusto per quel che riguarda il punto di vista della Juventus, uno che forse può pure sbagliare e in questa stagione sicuramente ha sbagliato tantissimo contro il Sassuolo. Ma quando sbaglia sa prontamente rialzarsi, ritrovando quel rendimento che lo ha reso uno dei portieri più affidabili e forti di tutta Europa. Anche questa volta è andata così. Subito in campo contro il Lecce appena pochi giorni dopo la debacle contro il Sassuolo, una prestazione agevolata anche dagli 0 tiri in porta dei salentini. E poi di nuovo assolutamente decisivo contro l'Atalanta. C'è la sua firma a caratteri cubitali sul pareggio conquistato dalla Juventus, anche questa volta i tiri in porta sono stati veramente pochissimi (appena due), ma la giocata giusta sembrava proprio essere quella di Luis Muriel su punizione: letteralmente strepitosa la parata di Szczesny, che poi ha saldato il suo credito con la fortuna grazie a quella deviazione che poi dalla traversa visto il pallone sbattere sulla schiena e finire in calcio d'angolo. IL RINNOVO - Uno dei portieri più forti d'Europa, così lo ha quindi definito ancora una volta lo stesso Max Allegri al termine di questa partita. D'altronde dubbi sulla tenuta del polacco non ce ne sono mai stati, è stato Szczesny il portiere designato per raccogliere la pesante eredità di Gigi Buffon, sempre lui ha convinto la dirigenza bianconera a non avere bisogno di un certo Gigio Donnarumma quando c'erano tutte le condizioni per poterlo ingaggiare a parametro zero. E per il futuro? I piedi alla Continassa attualmente non cambiano così come non cambiano quelli di Tek, che a sua volta non ha mai avuto alcuna intenzione di lasciare Torino condizionando in questa maniera oppure le strategie di mercato bianconere: piuttosto ora si parla di rinnovo, il contratto scade solo il 30 giugno 2025 ma è un contratto molto pesante da oltre 7 milioni netti a stagione, l'obiettivo del club è quello di prolungare di almeno un anno a patto di abbassare almeno in buona parte lo stipendio. Dialoghi in corso non sarà una trattativa lampo. Intanto se qualcuno avesse avuto anche solo un dubbio sulla sua reazione, evidentemente non sapeva di chi stava parlando.