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    Juve e Napoli: è l'ultimatum per Lucho

    Juve e Napoli: è l'ultimatum per Lucho

     

    Dovessero andar male le sfide con Juventus e Napoli, la sorte di Luis Enrique sarebbe segnata.

    Potrebbe sembrar assurdo, ma una buona parte dei tifosi giallorossi si augura che ciò avvenga. Perché non ne possono più dell'asturiano e ritengono che sia il male assoluto della squadra. Ed allora ecco partire il toto-allenatore:da Lippi a Benitez, da Donandoni al più gettonato Ancelotti. Tutte ipotesi che non hanno conforto con la realtà. A parole, la società si è schierata con il mister: è intoccabile, il «progetto» può andare avanti solo con lui. Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Anzi un oceano, rappresentato dai risultati. Se non arrivano, addio Lucho.

    Salirà su uno dei tanti aerei in partenza per Barcellona e passerà il Natale lontano da Roma. Per non tornare, però. Ma il popolo giallorosso è tutto contro il trainer o c'è chi lo difende? Una minoranza. Gli altri non gli perdonano idi aver più volte umiliato Totti; non capiscono l'accanimento contro Borriello; non si capacitano perché cambi sempre formazione; non comprendono l'atteggiamento di superiorità nei confronti dei giocatori. I quali, peraltro, non sono schierati con il mister. Senza entrare nel merito della diatriba, la squadra è dinanzi ad una crisi di identità che ha pochi precedenti nella storia della Roma. Comunque sia, per il bene della stessa, si deve portare ancora un po' di pazienza. Andando allo stadio,sostenendo la Roma, sperando che arrivino i risultati e, con essi, pace e tranquillità: sostantivi che non trovano più spazio nelle stanze di Trigoria.

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