
Juventus, è la settimana di Giuntoli: obiettivo 80 milioni dalle cessioni
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GIUNTOLI IN GERMANIA - Il direttore sportivo è volato in Germania insieme al resto della squadra per il mini-ritiro nell'Adidas Headquarter che terminerà venerdì 26 luglio con l'amichevole contro il Norimberga. Tanti i bianconeri volato in terra tedesca, altrettanti sono rimasti a Torino a lavorare o sono ancora in vacanza. In entrambi i gruppi, tuttavia, ci sono giocatori che potrebbero rappresentare un'opportunità di incasso importante e, da qui ai prossimi 6 giorni, l'obiettivo di Giuntoli è quello di provare a chiudere cessioni per un totale di 80 milioni di euro di tesoretto. È questa la cifra che permetterebbe, subito dopo, di piazzare l'affondo decisivo per almeno due dei tre acquisti programmati.
SOULÈ CON MOTTA - Il primo nome, inevitabilmente, è quello di Matias Soulé che in Germania ci è volato e che ha in Thiago Motta un grande estimatore. Sull'ex-Frosinone c'è però un ragionamento ben più ampio da fare, dato che la Roma sta facendo sul serio per lui e che per Federico Chiesa, (out per permesso matrimoniale) non è ancora arrivata una proposta convincente. Sacrificarlo l'argentino è quindi una possibilità concreta, sì, ma non a qualsiasi cifra. Per questo l'ultima offerta da 25 milioni di euro dei giallorossi è stata respinta al mittente e la richiesta resta di circa 35 milioni. A 30, probabilmente si potrà chiudere.
IL CASO HUIJSEN - L'altro grande nome è quello di Dean Huijsen che ha tante richieste, non si considera più un "talento grezzo" e vuole trovare una squadra che gli dia continuità. Lui è il tema più caldo dato che non è neanche stato convocato da Thiago Motta e ha richieste da Wolfsburg Bayer Leverkusen, Borussia Dortmund e Stoccarda. Quello che manca è l'offerta reale alla Juventus da non meno di 30 milioni di euro, cifra sotto la quale la Juventus non vuole scendere per darsi margine anche per il colpo Todibo valutato dal Nizza non meno di 35 milioni.
SZCZESNY, ARTHUR E GLI ESUBERI - 30 Soulé, 30 Huijsen, e poi? In casa Juventus sono tanti gli esuberi rimasti a Torino e non convocati da Thiago Motta per cui Giuntoli è in missione con l'obiettivo di incassare un totale di altri 20 milioni. Si tratta in primo luogo del portiere polacco Szczesny, per cui sono sfumati i 5 milioni di incasso dall'Al Nassr e su cui c'è il Monza. Poi c'è il brasiliano Arthur, per cui c'è il Como e per cui sono sfumati i 20 milioni di diritto di riscatto dalla Fiorentina. L'ex-Barcellona ha un ingaggio folle (4 fissi più bonus fino a 9), ma da un nuovo prestito con diritto di riscatto l'obiettivo è ricavare almeno 2/3 milioni di euro. Quindi c'è Filip Kostic, esterno serbo che al momento è infortunato, ma per cui c'è la volontà di provare a trovare un club disposto a mettere almeno 7/10 milioni sul piatto. Infine c'è Arkadiusz Milik, riscattato per 7 milioni un anno fa e anche lui non considerato da Thiago Motta. L'obiettivo per lui è trovare un prestito da 2/3 milioni con riscatto fissato a 3/4 milioni a fine anno.
MCKENNIE E CHIESA - Non abbiamo considerato, almeno per ora, i casi Weston McKennie e Federico Chiesa che, potenzialmente, hanno una valutazione per la Juventus di non meno di 20 milioni ciascuno. I discorsi per entrambi sono ancora lunghi dato che il coltello dalla parte del manico è proprio nelle mani dei giocatori. Entrambi sono all'ultimo anno di contratto e non accettano ridimensionamenti economici o di carriera. Per loro, e per Giuntoli, sarà un percorso molto lungo e darà spazio, se usciranno a due colpi extra rispetto a quanto comunicato in conferenza.