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    Juve, è iniziata l'era Giuntoli: il primo vertice, le strategie, le prossime mosse

    Juve, è iniziata l'era Giuntoli: il primo vertice, le strategie, le prossime mosse

    • Nicola Balice
    Cristiano Giuntoli è entrato nel mondo Juve, ora in maniera ufficiale. Lo ha fatto da protagonista, accolto da tutta la dirigenza bianconera al gran completo, senza perdere troppo tempo è quindi andato in scena qualcosa di molto simile a un vertice di mercato. Poi c'è stato modo di affrontare o almeno inizia a sbrigare tutte quelle pratiche che solo apparentemente possono sembrare secondarie: la visita delle strutture, la ricerca di una casa, la definizione delle linee guida anche a livello comunicativo. Però con Giuntoli si volta pagina soprattutto a livello tecnico e sportivo, in questa fase sono continui i contatti a distanza con Max Allegri e stanno cominciando pure i colloqui con i senatori dello spogliatoio bianconero. Ma è il mercato che non può aspettare, sotto ogni punto di vista.

    LE MANOVRE – La macchina della Juve è in realtà già in moto da tempo, con Manna al timone è scivolato via un mese di giugno che ha visto il ds bianconero risolvere tutte quelle priorità individuate dal club: il riscatto di Milik, la cessione di Kulusevski, la sostituzione di Cuadrado con Weah, soprattutto il rinnovo di Rabiot. Ma c'è ancora molto, moltissimo da fare. E Giuntoli ha chiesto a tutta l'area sportiva bianconera di rallentare almeno per 24-48 ore così da poter valutare con attenzione tutte quelle situazioni ancora in ballo, ribadendo un concetto che pretende sia sempre al centro di ogni ragionamento: la Juve è la Juve e deve tornare a fare la Juve. Anche il blitz londinese inizialmente previsto in questi giorni è stato rimodulato in una lunga serie di conference call aspettando che possano essere semmai gli esponenti dei club inglesi a muoversi in direzione di Torino o Milano: per la cessione di Zakaria per esempio, ma anche per tutti gli altri affari in uscita che ancora devono decollare (vedi i sondaggi per Chiesa o Vlahovic, il ritorno di fiamma dell'Aston Villa per McKennie, il forcing per Iling). Lo svizzero deve partire il prima possibile, così come McKennie e Arthur, per dare così il via libera al colpo di centrocampo: si va avanti sul fronte Milinkovic-Savic, l'alternativa designata dallo stesso Giuntoli risponde al nome di Koopmeiners. E pure i big che rischiano il posto sull'altare del bilancio (sempre Chiesa e Vlahovic, ma anche Bremer) partiranno non solo alla giusta offerta e nessuno sconto è previsto dal credo di Cristiano, ma anche solo in caso sia già stato individuato un erede all'altezza (si parla di David e Hojlund in attacco, ci sono Scalvini, Laporte, Badiashile ed Hermoso tra gli altri in difesa). Ulteriore pressione verrà poi messa nei confronti di chi è fuori dai piani tecnici e dai parametri economici, ogni riferimento a Bonucci o Alex Sandro oltre che ad Arthur non sembra affatto casuale. È arrivato Giuntoli, non è ancora stato ufficializzato ma vuole già marchiare la strategia della Juve.

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