Redazione Calciomercato
Milanmania: nel festival dell'errore, Conceicao ha enormi responsabilità. Un'agonia di stagione, non si salva nessuno
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Al repertorio abbiamo aggiunto il gol preso da punizione battuta subito, cosa che non si vede nemmeno in seconda categoria, oltre all'autogollonzo iniziale. Il festival dell'errore, con Maignan che è uno degli attori principali. Nel circo che si è creato un ruolo importante ce l'ha pure Conceicao. Per l'ennesima volta ha sbagliato formazione, per l'ennesima volta è stato costretto a cambiare all'intervallo e per l'ennesima volta ha concluso con una formazione confusionaria.
Il copione è questo, ma è un numero che stiamo vedendo troppo spesso e alla fine non ti diverte più. Conceicao ha enormi responsabilità, nella preparazione, nella lettura a gara in corso. Poi però di fronte a certi episodi, le colpe sono di altri. Gabbia e Musah a Zagabria, la papera del portiere a Rotterdam, la follia di Theo al ritorno e, appunto, quanto successo ieri. Come mai tutti questi errori? I singoli sono impazziti? No. Evidentemente si è creato a Milanello, nello spogliatoio, e attorno ad esso un ambiente negativo. Non si salva niente e nessuno. Dirigenza in primis, la vera responsabile di una stagione diventata una lenta agonia.
Si vedeva già dall'inizio. Forse è la cronaca di un disastro annunciato: ma qui si sta andando oltre ogni più pessimistica previsione. Del Milan è rimasto poco: colori, storia e tifosi. Altra stagione buttata che, in un mondo normale, dovrebbe portare a una rivoluzione vera, a fare piazza pulita a ogni livello. Dirigenza, allenatore e squadra, senza guardare in faccia nessuno.
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Commenti
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e pensare che era iniziato tutto bene con la vittoria della supercoppa, ma forse è stato proprio...