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Juve, le ragioni di Dybala: ecco l'ingaggio minimo per entrare nella top 20 d'Europa. Ma il lordo è un problema
IL LORDO È UN PROBLEMA - Bonus più o bonus meno, ovviamente, dato che sono quelli che fanno la differenza nei contratti odierni, sebbene non sia la più importante. Ciò che fa la differenza per i club, ed è ciò a cui si riferisce Agnelli quando parla di offerta da top 20 d'Europa è infatti la tassazione o, meglio, ciò che porta alla fine alla cifra lorda che deve uscire dalle casse della società. E qui il mondo si amplia dato che di stato in stato la tassazione dei super ingaggi è differente. In Francia è meno permissiva che in Spagna, in Inghilterra varia in base ai benefit fisici concessi ai calciatori e varia dal 40/45% per i super ingaggi, mentre in Italia è del 50% salvo l'utilizzo del Decreto Crescita.
IL PARAGONE COI TOP - Ad esempio il contratto da 16 milioni l'anno di Pogba costa 28 milioni lordi al Manchester United. Quello di Salah da 15 costa 24 milioni lordi al Liverpool, oppure quello di 15 milioni di Lewandowski costa 23 milioni lordi al Bayern Monaco. L'offerta fatta dalla Juventus a Dybala da 10 milioni l'anno costerebbe 20 milioni lordi alla Juventus, ma restando in casa bianconera il paragone più lampante è proprio con De Ligt. Sfruttando il decreto crescita il difensore olandese guadagna circa 12 milioni netti l'anno che per la Juve, al lordo sono poco più di 16. La differenza è evidente ed è qui che Dybala, il suo procuratore Antun e la Juventus stanno giocando la battaglia più importante sfociata dal campo alle dichiarazioni a mezzo stampa. E siamo solo all'inizio.