Redazione Calciomercato
Juventus: Douglas Luiz una bomba sul centrocampo “conservativo” di Allegri. Cosa piace di lui a Thiago Motta
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Luca Bedogni
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A osservarli tutti i centrocampisti bianconeri, non trovi esattamente la coppia in grado di sostenere le necessità del nuovo allenatore. C’era bisogno di un profilo che non fosse Rabiot, non fosse Locatelli, non fosse nemmeno Fagioli né tanto meno McKennie. Serviva altro per chi, arrivando col sorriso, aveva ancora negli occhi il dinamismo e l’equilibrio di Aebischer e Freuler…
COSA FA IMPAZZIRE THIAGO MOTTA - Su tutte, c’è una caratteristica che sicuramente fa impazzire Thiago Motta. E non sono certo i 9 gol in Premier messi a segno da Douglas Luiz nell’ultima stagione. I centrocampisti del Bologna appena nominati hanno segnato un gol in due quest’anno, eppure sono stati perfetti nell’economia del gioco rossoblù. Non mi concentrerei troppo su questa fantomatica “svolta offensiva” del brasiliano di cui ho letto e sentito parlare, causata dall’arrivo di Emery sulla panchina dell’Aston Villa nel 2022. Douglas Luiz rimane innanzitutto un giocatore solido a guardia della difesa. Non è un Frattesi o un Vidal per intenderci. Probabilmente Emery ne ha liberato il dinamismo, il che marginalmente ha coinciso con qualche gollettino in più. Ma Douglas Luiz non arriva a Torino per i gol che garantisce da centrocampista. Piuttosto per questa sua completezza da interno in grado di reggere un reparto dinamico e moderno. “Per dove sta andando il ruolo”(cit. Spalletti), non è per nulla conservativo. E cosa fa impazzire Thiago dunque? Sequenze come queste.
Douglas Luiz sa switchare molto bene tra una gestione del pallone in palleggio e una gestione del pallone in conduzione. Sono due strumenti essenziali per variare il ritmo del possesso a proprio piacimento. Ogni tanto servono i due tocchi, ogni tanto la pausa e lo strappetto palla al piede. Ma ripeto, non lo strappo di Frattesi, che è capace di farsi tutto il campo in progressione. Basta molto meno e dentro le strutture di contrapposizione giuste. In questo caso lo vediamo in azione contro il Chelsea, mentre si incunea tra Mudryk e Caicedo per uscire da una situazione critica in mezzo al campo.
Resiste a una carica importante, proteggendo palla in corsa. Non è secondaria questa qualità complementare all’ottima tecnica di cui è provvisto.
ENTRARE NEI TRIANGOLI - Douglas Luiz sembra rimanere padrone del tempo e dello spazio anche quando viene chiuso e isolato dagli avversari. Anzi a volte le cerca proprio queste situazioni, per sfruttare le strutture che si creano. Eccola dunque una dote che deve avere un centrocampista di Thiago Motta: saper entrare nei triangoli. Infatti non esistono solo i triangoli per chi ha la palla (triangolazioni, terzo uomo eccetera), esistono anche i triangoli formati da chi non ce l’ha. E un regista deve saper interpretare, deve saper “giocare” entrambi.
Con pause e strappetti, con la scopo di far saltare le trappole e superare le linee di pressione per dare continuità al possesso.
AFFIDABILE ROCCIA- Douglas Luiz in sostanza è un giocatore che non teme di farsi dare il pallone sui piedi in ogni zona del campo. Per intenderci anche dal portiere, benché girato e sotto pressione.
Può infatti contare su una struttura fisica e una capacità di protezione palla che tornano utili specialmente davanti alla propria area di rigore.
E QUANDO DEVE VELOCIZZARE… - Nondimeno quando deve velocizzare e giocare a due tocchi per non perdere il tempo di una giocata, Douglas Luiz è perfettamente capace di portare a termine il task. Non solo nella propria metà campo per avviare una ripartenza, ma anche quando si tratta di mettere in porta un compagno di squadra con il filtrante o passante del caso.
In questo caso ad esempio riceve da Kamara, e in due tempi serve sulla corsa Watkins con un pallone apparentemente semplice ma in realtà sofisticato, che richiede appunto timing, forza e precisione. Insomma un pallone progressista, di quelli che piacciono a Spalletti, Giuntoli e Thiago Motta.
