Juve-Douglas Costa, lo scatto decisivo: c'è l'intesa per un affare 'alla Coman'?
Il primo passo lo ha fatto Junior Mendonza, agente di Douglas Costa, proponendolo alla Juve a primavera inoltrata. Il secondo lo ha compiuto la società bianconera, attendendo l'ok del Bayern Monaco a trattare in virtù di un rapporto solido che successivamente avrebbe fatto la differenza. Poi si è arrivati al 13 giugno, un doppio blitz in sede a Torino: tutto definito o quasi con l'entourage del giocatore sulla base di un contratto quadriennale a cifre top, circa 6 milioni a stagione. Il punto di partenza formale con il Bayern Monaco attraverso il lavoro dell'intermediario Giovanni Branchini vedeva invece le parti ancora piuttosto distanti tra un'offerta leggermente superiore ai 35 più bonus ed una richiesta da 50 milioni. Non solo, pur procedendo nella ricerca dell'intesa con il Bayern, dalla Germania si aspettava che un nuovo colpo in attacco fosse prossimo alla definizione. Poi il colpo di testa di Dani Alves aveva rallentato tutta una macchina che in ogni caso procedeva spedita: valutati e rivalutati altre soluzioni da extracomunitario anche per il terzino destro, Danilo su tutte. Un'offerta, poi due respinte dal Real. E nel frattempo Branchini ha continuato a lavorare a fari spente per avvicinare le parti, come sempre accaduto in questi anni tra Vidal e Coman, arrivando a Benatia. Riportando la luce su questa trattativa negli scorsi giorni attraverso dichiarazioni che han fatto capire come fosse tutt'altro che tramontata la trattativa Douglas Costa. Anzi, l'accelerata degli ultimi tre giorni porta il brasiliano del Bayern Monaco ad essere nuovamente l'acquisto più vicino, in attesa di essere seguito a ruota dai vari Szczesny e Bernardeschi, per un doppio colpo in attacco da tempo in programma anche se dovesse poi costare una partenza eccellente, vedi Cuadrado (leggi qui), come anticipato da Calciomercato.com.
LA SVOLTA – La svolta, è dunque recentissima. Oltre una certa cifra, in casa Juve la decisione a proposito di Danilo ha lasciato spazio all'opportunità di non lasciarsi scappare un potenziale crack come Douglas Costa sotto la spinta forse decisiva dello stesso Max Allegri. “La Champions si vince davanti”, più o meno il riassunto della decisione ultima in questo ballo dell'ultimo extracomunitario rimasto a disposizione. Tanto più se quei rapporti col Bayern Monaco e il lavoro di un intermediario determinante come Branchini, parallelamente a quanto fatto da Bozzo per Bernardeschi, han saputo smussare gli angolo e ridurre la distanza fino a un'intesa vicinissima. Non solo una questione di parte fissa o di bonus, anche di formula. Il contratto di Douglas Costa in scadenza nel 2020 permette infatti di disegnare una situazione che dall'ambiente bianconero trapela come 'alla Coman': prestito oneroso, molto oneroso, per uno o due anni e poi obbligo di riscatto ad arrivare ad un totale che possa avvicinare sensibilmente la valutazione da 50 milioni bonus inclusi richiesta dal Bayern. Basi sulle quali si lavora sotto traccia anche per Renato Sanches, ma questa è un'altra storia. Quella di oggi vede Douglas Costa a un passo dalla Juve: 8 luglio, ancora nessun colpo ufficializzato al di là di quelli di prospettiva impostati tra gennaio e aprile. Qualche giorno e anche la Juve farà partire i suoi fuochi d'artificio...
@NicolaBalice