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  • Juve, dopo due anni gli errori non dovrebbero essere incomprensibili. Allegri rischia con Szczesny

    Juve, dopo due anni gli errori non dovrebbero essere incomprensibili. Allegri rischia con Szczesny

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Se Massimiliano Allegri fosse quel grande allenatore che taluni ritengono, avrebbe certamente capito perché, nonostante li conosca da almeno due anni, i suoi calciatori facciano a volte scelte così incomprensibili da risultare autolesionistiche. Il riferimento non è solo all’autorete di Gatti (quarto gol del Sassuolo), ma a ciò che l’ha provocata. Ovvero il passaggio di Szczesny, che non si è preoccupato di lasciare la porta sguarnita. Qualsiasi allenatore del mondo sa che, in un caso come quello di Reggio Emilia, se il portiere esce dai pali, e per di più a palla ferma, è per battere la punizione. Lunga e nel più breve tempo possibile, in modo da guadagnare spazio senza perdere preziosi secondi. In tutti gli altri casi, il portiere resta tra i pali e la punizione la esegue chi è più vicino alla palla.

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    Si tratta di conoscenze elementari, patrimonio non solo dei dilettanti, ma anche dei giovani calciatori, soprattutto se portieri. Per esempio, se non si vuole incorrere in un errore, è necessario uscire dalla luce della porta solo in caso di retropassaggio. Perché se si scivola o si sbaglia il calcio, la palla, al massimo, finisce in angolo. Contro il Sassuolo è stato fatto l’opposto e - lo ribadisco - senza attenuanti, né specifiche, né generiche. Tanto da chiedersi se sia davvero giusto ripresentare Szczesny, questa sera, contro il Lecce. E’ chiaro che Allegri vuole ribadire la fiducia, minata da un’eventuale esclusione, al titolare. Però è anche vero che essere colpevole di tre gol su quattro, in una sconfitta dolorosa e imprevista, conduce a riflessioni più profonde. Szczesny ritroverà la sicurezza o è stato uno dei primi ad interpretare la gara con il Sassuolo come assolutamente “farfallina”? Se così fosse - e temo sia stato così - a risentirne è stata tutta la squadra. E Allegri dovrebbe saperlo.

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