AFP/Getty Images
Juve, Del Neri: 'Dimissioni? E perché?'
Dopo la sconfitta di Parma, che allontana quasi definitivamente la Juventus anche dall'Europa League (all'ultima giornata i bianconeri dovrebbero vincere e sperare nella contemporanea sconfitta della Roma), Luigi Del Neri si presenta ai microfoni di Sky.
Un anno fa festeggiava con la Samp.
"I giocatori non sono come si pensa, hanno un’anima, un cuore, ma fa parte del mondo del calcio. Capita a tutti di trovare annate particolari e di non riuscire ad ottenere quello che si vuole".
È l’ennesima occasione persa, adesso serve un miracolo.
"Siamo fuori dall’Europa. Non abbiamo giocato bene, sicuramente, abbiamo subito un gol, il Parma è stato molto aggressivo, noi abbiamo fatto poco o niente per ribaltare la situazione. Abbiamo avuto una stagione particolare, costellata da tanti errori, da tante situazioni particolari. Adesso, essendo fuori dalle Coppe in questo momento, diventa duro, cerchiamo di finire bene con il Napoli e vediamo cosa succede. Al di là delle assenze, la squadra è stata molle. Capitano giornate di questo tipo. Abbiamo avuto poca forza e poca energia. Dispiace perché volevamo chiudere in maniera diversa il campionato".
Lei ha detto che rifarebbe tutto.
"I se e i ma non hanno portato mai niente, ne è pieno il mondo".
Il primo deluso da questa stagione è lei?
"Certo, tutti siamo delusi. Si pensava di fare qualcosa in più, ma tante volte i grandi cambiamenti portano alle grandi difficoltà. La Juventus ha fatto quello che poteva quest’anno come concetto di acquisizione giocatori, perché doveva fare un cambiamento radicale, sia in fattore economico che in fattore di età. La società ha fatto il possibile, poi è chiaro che la Juventus vuole cercare di vincere sempre, vuole cercare sempre grandi risultati, i tifosi pretendono questo e la delusione è proiettata da questo".
Pensa di dare un segnale forte? Di rassegnare le dimissioni?
"No, non ci penso neanche un po’, per quale motivo? Io sono vincolato e rimango vincolato. Faccio il mio lavoro al massimo, poi la società deciderà quello che deve decidere. Di dimissioni non mi sembra proprio il caso di parlare, anzi, direi assolutamente no".