Juve: Mazzarri-Conte 0-2
Giovani, belli e rampanti. Uno livornese, l'altro leccese. In comune il carattere spigoloso, gli occhi chiari e la lingua lunga con avversari e non. La Juve postdelneriana deve scegliere tra Walter Mazzarri e Antonio Conte, visto che il sogno Van Gaal è tramontato definitivamente.
Walter ha un contratto biennale con il Napoli, gioca da anni con il 3-5-2 (o il 3-4-2-1) ed è simpatico a poche tifoserie, per la grinta, la lamentela facile e la schiettezza nei post gara. Amico di Paratici, ma non del dg Marotta. Il secondo, ex capitano bianconero, è legato ancora al Siena, per l'amico ds Perinetti è "l'allenatore più propositivo d'Italia". Ama i colori juventini ed è ricambiato. Adotta un 4-4-2 molto offensivo che potrebbe nascere sulle ceneri di quello delneriano.
Dando uno sguardo alla rosa e agli umori del pubblico il leccese sembra il favorito, ma Mazzarri vanta risultati ed esperienza nella massima serie. Prendendo il tecnico del Napoli sarebbe necessaria una mezza rivoluzione sul mercato, visto che mancano fluidificanti capaci di difendere ed offendere contemporaneamente (Chiellini e Pepe potrebbero riciclarsi?), centrali adatti alla difesa a tre e forse una punta alla Lavezzi. Il mercato, per carità, offre mille soluzioni, ma la domanda sorge spontanea: cosa manca al tecnico del Siena per sedersi, finalmente, su una panchina prestigiosa?