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    Juve, Danilo: 'Allegri vale Guardiola. Pentito per il caso Lukaku, su Bonucci e Pogba...'

    Juve, Danilo: 'Allegri vale Guardiola. Pentito per il caso Lukaku, su Bonucci e Pogba...'

    "Se non vinci, non ti diverti". Danilo si schiera dalla parte di Allegri. Il difensore brasiliano della Juventus (32 anni ex Manchester City) ha dichiarato in un'intervista al Corriere dello Sport: "Guardiola e Allegri per me sono primi a pari punti. Pep è per un calcio più posizionale, anche con lui ho giocato in più ruoli. A destra, al centro, a sinistra, in mezzo al campo. Dalla squadra pretende il controllo della partita in ogni momento, dà indicazioni precise, concede qualche libertà esclusivamente agli attaccanti. Sono un centrocampista prestato alla difesa, in origine lo ero a tutti gli effetti. Con Max condivido moltissime cose: è leale, diretto, pochi giri di parole, e sa anche tornare sui suoi passi. Il nostro è un rapporto talmente franco da sfiorare la complicità. Ti dice: se con tre passaggi riesco ad arrivare in porta, perché devo impiegarne cinquanta? Allegri vuole soprattutto vincere. Se nel calcio non vinci non ti diverti e non diverti. È pratico, concreto. Se sono arrivato a questi livelli lo devo agli ultimi due anni con lui. Insiste molto sull'aspetto mentale, sulla libertà di espressione nel rispetto di certi codici tattici, e punta sui movimenti... Anch'io cerco ogni giorno di trasferire ai compagni quelle che sono le basi della mentalità vincente". 

    PIRLO - "Con Andrea ho vissuto una stagione formativa, per me è stato molto importante. Mi ha fatto crescere dandomi un ruolo che era tanti ruoli e insegnandomi a trovare sempre la posizione giusta in rapporto ai vari momenti della partita". 

    POGBA - "Sono dispiaciuto per quello che sta capitando a Paul. L'avevo visto molto più presente, con la testa giusta. Gli sono sempre stato vicino, tante volte l'ho invitato a non mollare, a spingere e spingersi oltre. Non lo abbandono proprio adesso... Devo dire che qui alla Juve non mi sono fatto mancare nulla, dopo sei mesi il Covid, poi i problemi societari, adesso i guai di Paul. Speravo in una stagione più lineare". 

    BONUCCI - "Io voglio che la decisione di smettere sia mia e soltanto mia, spero di poterlo fare tanto con il club quanto con la nazionale. So che nel calcio possono intervenire altri fattori, gli imprevisti, ma so anche che farò il possibile per avere il pieno controllo di quel momento, anticipandolo". 

    CR7 - "Cristiano Ronaldo è uno che studia, non si concentra soltanto sulla tecnica. Si interessa dell'aspetto mentale, dell'alimentazione. L'obiettivo finale è certamente la prestazione, la cura che lui mette in tutte le cose e nella preparazione è formidabile". 

    VLAHOVIC - "Dusan è ancora molto giovane, ha avuto alti e bassi, ma fa parte del giusto percorso di crescita. Si mette addosso molte pressioni, deve imparare a gestirle. Se ci riuscirà diventerà uno dei migliori centravanti europei". 

    CHIESA COME FODEN - "Federico è uno dei talenti più importanti d'Italia, ha bisogno di essere coccolato. Ha grande tecnica, ma deve imparare a competere in ogni istante. Porto l'esempio di Foden, altro talento, lui è uno che non si concede pause, è sempre in tiro. Federico deve arrivare al suo livello con la testa". 

    NO AL RAZZISMO - "Si batte con la cultura, la responsabilità e la chiarezza. I giri di parole e l'indignazione di un momento non servono. Quando la scorsa stagione ci fu il caso Lukaku, pubblicai un post del quale ancora mi pento. Generico, solo riferimenti banali, niente nomi. Mi sarei dovuto esprimere diversamente". 

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