Juve, Conte chiede rinforzi: ha offerte da Anzhi e Psg
Dopo lo scudetto, previsto un vertice con il club: sul tavolo adeguamento e progetto Champions.
Juve, pronto a restare ma con un mercato top. E il Psg l’ha sondato.
Antonio Conte è nel mirino dell’Europa più importante e anche di quella magari meno prestigiosa, ma comunque ricca, ricchissima. Grande attesa per l’incontro che il tecnico leccese avrà con i vertici della Juventus subito dopo l’aritmetica certezza dello scudetto. Alla finestra non c’è dunque solo la nazione bianconera. L’accordo è tutt’altro che sicuro. Conte vuole un progetto da Champions per restare, chiede di fatto alla proprietà torinese di anticipare il massiccio investimento ancora oggi programmato solo per la stagione 2014-15: è ciò che serve per tenere lontana la concorrenza in Italia e per provare a entrare stabilmente nell’elite europea. Le richieste tecniche: due grandi attaccanti (i vari Ibrahimovic, Suarez, Sanchez, Jovetic, Higuain e Robben sarebbero tutte soluzioni perfette) e un ricambio di almeno 7-8 elementi nella rosa. Sono stati due anni stressanti, e buona parte dell’attuale gruppo non è in grado, sempre secondo Conte, di progredire ulteriormente, soprattutto dal punto di vista mentale, dell’intensità a livello di lavoro giornaliero.
Rifiutati 10 milioni - Il ritocco dell’ingaggio viene dopo, non è la priorità per un tecnico che non a caso ha già rifiutato un’offerta russa da 10 milioni a stagione: si parla dell’Anzhi, main questo senso non ci sono conferme ufficiali, e qualche segnale sarebbe stato lanciato pure dalla Premier. Conte alla Juventus ha presentato invece una richiesta di cinque milioni di euro all’anno fino al 2016, un «premio» che ci sta dopo due scudetti consecutivi, il primodei quali obiettivamente ai limiti del miracoloso. Ora tocca ad Andrea Agnelli e Beppe Marotta trovare la giusta chiave, a livello di bilancio naturalmente, per cercare di assecondare il piano messo sul tavolo dal loro allenatore.
Occhio al Psg - L’ipotesi di un divorzio è al momento lontana dalle menti di entrambe le parti, questo va chiarito con forza. Dovesse però prevalere con decisione la politica del contenimento dei costi, allora qualche problema potrebbe sorgere, anche perché alle spalle di Conte prende sempre più forza l’ipotesi del Paris Saint Germain, club in cerca del sostituto di Carletto Ancelotti. Non a caso i parigini si sarebbero già informati sulla situazione contrattuale del tecnico bianconero, temendo la presenza di clausole in grado di complicare qualsiasi tipo di trattativa. Non ci saranno azioni di disturbo diretto, non è nello stile di Leonardo per esempio, ma molto cambierebbe nel caso in cui Conte non considerasse più soddisfacente il progetto Juve. E i ricchi proprietari del Psg hanno adeguati argomenti economici e tecnici per convincere il Mou italiano a lasciare la serie A e a entrare nel giro delle corazzate europee, un po’ come i vari Mourinho, Guardiola, Ancelotti e Mancini. Nel frattempo, sempre parlando di Psg, sembra raffreddarsi la candidatura di Arsene Wenger, tecnico dell’Arsenal. Stimolato sull’argomento, il francese ha infatti risposto così ai media inglesi: «Mi sono già espresso riguardo all’ipotesi Parigi. Io rispetto i miei contratti, cerco di fare il mio lavoro con molto impegno e molta lealtà. Cerco di fare quel che posso per l’Arsenal, voglio restare se faccio bene e se considero, o se il club considera, che sto facendo bene: questo è tutto».