Calciomercato.com

  • Juve, Coman fa plusvalenza ma ha tolto il colpo Ikoné. E c'è un retroscena...

    Juve, Coman fa plusvalenza ma ha tolto il colpo Ikoné. E c'è un retroscena...

    • Fabrizio Romano
    Una plusvalenza quasi da record, l'ennesima. La Juventus negli ultimi giorni ha potuto annotare a bilancio un'operazione che non è mai stata realmente in bilico: troppo buoni i rapporti con il Bayern Monaco per far saltare l'affare Kingsley Coman, patto di ferro sul riscatto dopo il prestito biennale per l'ala francese classe '96 che ha già vinto cinque campionati in cinque anni da professionista (due al PSG, due al Bayern, uno alla Juve in mezzo). E quei 21 milioni guadagnati - oltre a quelli già incassati quasi due anni fa - valgono un'ottima mossa per la Juve che fa plusvalenza così come per il Bayern che potrà trattenerlo per valorizzarlo ancora oppure rivenderlo (in Premier c'è la fila).

    NIENTE IKONE' - Eppure, dietro le quinte di questo affare c'è tanto da svelare. Perché per regalarsi Coman a parametro zero dal PSG, la Juventus aveva dovuto prodigarsi in un pressing altissimo sulla famiglia del ragazzo. Fino a convincerla, prenderlo e poi rivenderlo a cifre importantissime. Una scelta che a suo tempo aveva fatto imbestialire Nasser Al Khelaifi, presidente del Paris: per via di quell'operazione e dei rapporti congelati, la Juve non ha potuto chiudere l'affare Jonathan Ikoné. Classe '98, attaccante anche lui, promette davvero benissimo e gioca al PSG. Che poteva perderlo a zero, la Juventus era pronta a fare doppietta ma il Paris pur di non lasciarlo andare ai bianconeri come Coman ha scelto di rinnovargli il contratto a cifre enormi. E così, il colpo Kingsley - di cui la Juve beneficia ancora - ha chiuso a un'altra operazione. Incroci di mercato.

    DUE ANNI DOPO - C'è di più, un retroscena legato alla cessione del francese. Già, perché Coman è stato ceduto immediatamente dalla società bianconera? Marotta e Paratici lo avrebbero trattenuto, nonostante la mega proposta del Bayern Monaco. Ma se Kingsley è andato via, prima in prestito poi definitivamente, è stato per sua espressa volontà. Il francese ha chiesto la cessione perché ha sempre voluto trovare più spazio, da ala o seconda punta faceva fatica ad imporsi nel 3-5-2 di Allegri. Tattica e concorrenza, una scelta diversa da parte di Coman. Oggi, il 4-2-3-1 coniato da Max sembrerebbe perfetto (anche) per lui, ironia della sorte. Ma nessun rimpianto per Coman, come per la Juve e per il Bayern. Tutti contenti. Non solo della plusvalenza.

    Altre Notizie