Juve-City: no per Pogba, nì per Nasri
L'asse Juventus-Manchester City è stato, è, probabilmente sarà, di quelli più incandescenti in sede di mercato. Eppure, affarone Tevez a parte, negli ultimi due anni è stato anche uno di quelli più ricchi di “No”. Secchi e cordiali. Perché i rapporti rimangono buoni tra le due società, proprio in virtù di quella trattativa legata all'Apache che a conti fatti ha accontentato tutti. Il City ha risolto quello che ormai era un autentico problema interno sotto gli occhi di tutti, la Juve ha ottenuto quel campione che le mancava per compiere il definitivo salto di qualità ad un prezzo da saldo, ad un prezzo da Hernanes si potrebbe dire oggi. Ed altri affari sono stati abbozzati, senza successo per il momento. Ma quasi tutti con un esito negativo, almeno per ora.
SOGNANDO PAUL Il principale rifiuto è ovviamente quello che fin qui ha fatto maggiormente clamore e discutere. Il “No” che Beppe Marotta ha sempre saputo rispondere alle offerte provenienti da Mansour per arrivare a Paul Pogba. Una risposta che più di tutte le altre ha fatto vedere una Juve anche più forte e solida di quello che ci si sarebbe potuti aspettare, considerando come queste estate fossero stati utilizzati circa cento milioni di buoni argomenti per trasformare quel “No” in un “Sì”. E il fatto che abbia magari influito, come sicuramente è stato, il volere del giocatore di poter aspettare ancora un anno per capire quanto faccia sul serio il Barcellona, non può sminuire almeno in questa occasione il sacrificio della società bianconera per trattenere Pogba in un'estate di svendita di campioni a basso costo.
DA SILVA A NASRI - D'altro canto, anche il City ha saputo negare alla Juve la possibilità di arrivare all'uomo mancante nel reparto offensivo. Subito rispedita al mittente la richiesta di interessamento per David Silva, in un momento in cui per stessa ammissione di Marotta la Juve stava sondando almeno sette-otto giocatori con quelle caratteristiche prima di spingere sull'acceleratore, senza successo per i vari Hamsik e Draxler. Molto più concreta è stata invece la pista che portava a Samir Nasri. Perché per quel che riguarda il fantasista francese, più che un “No” dal Manchester City è arrivato un “Ni”: con l'arrivo di De Bruyne i citizens avevano aperto come sperato dalla Juve anche al prestito oneroso con diritto di riscatto libero (stessa formula che portato Cuadrado alla corte di Allegri), ma con un dettaglio non di poco conto legato all'intero pagamento dell'ingaggio da parte dei bianconeri di oltre 8 milioni. Una trattativa diretta col giocatore troppo complicata da gestire a fine mercato, ma che potrebbe anche tornare d'attualità in futuro: l'infortunio appena subito da Nasri, out tre mesi, sembra rimandare tutto nuovamente in estate, ma toglie anche parecchia luce dei riflettori. E si sa, sotto traccia Marotta e Paratici sanno esaltarsi.
Nicola Balice
@NicolaBalice