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Juve, Chiesa resta un dilemma. Le voci di mercato e quelle di rinnovo, cosa sta succedendo
Chiesa o Vlahovic, Vlahovic o Chiesa. Non se ne esce: gran parte del mercato della Juventus, che a breve sarà ufficialmente affidato al nuovo responsabile dell'area tecnica Cristiano Giuntoli, passa dalle cessioni e dai significativi tagli al monte salariale che l'uomo nuovo alla Continassa saprà realizzare. E tra i nomi pesanti che spiccano nella lunga lista di esuberi del club bianconero figurano quelli dell'esterno della Nazionale e del centravanti serbo. I contatti con l'agente Ramadani sono costanti, alla ricerca di un possibile compratore disposto ad assecondare le richieste della Juve: se l'attaccante classe 2000 rappresenta attualmente una seconda scelta per i club stranieri che hanno sondato il terreno, rimane tutta da decifrare anche la situazione di Chiesa, reduce da una stagione resa più complicata del previsto dal laborioso recupero dal gravissimo infortunio al ginocchio del gennaio 2022 e qualche incomprensione di natura tattica con Massimiliano Allegri.
QUALE FUTURO PER VLAHOVIC?
DA RICOSTRUIRE - Chiesa fu acquistato per 60 milioni di euro più bonus dalla Fiorentina e avrebbe dovuto essere il volto bello e fresco di una Juve che si rinforzava nell'immediato con uno dei grandi protagonisti della cavalcata trionfale dell'Italia di Mancini all'Europeo di due anni fa, ma anche e soprattutto un grande investimento per il futuro. Un progetto rimesso profondamente in discussione dal tremendo crack al ginocchio di quella maledetta trasferta di Roma di un anno e mezzo fa, ma anche dalla difficoltà a sapersi ritagliare un ruolo ed una posizione ben definiti dal punto di vista tattico in una squadra che ha cambiato più volte pelle nell'ultimo biennio, senza poi trovare una reale quadratura. E che il feeling con Allegri non sia lo stesso, per esempio, vissuto ai tempi di Pirlo sulla panchina bianconera o con lo stesso Mancini in Nazionale lo si è compreso chiaramente dalle tante smorfie che hanno accompagnato diverse sostituzioni nel corso dell'ultima tormentata stagione e da un linguaggio del corpo in campo spesso segnale di insofferenza.
RAMADANI DIFENDE CHIESA E TUONA CONTRO TUTTI
RINNOVO? NON ORA - Aspetti che hanno portato la Juve a fare qualche riflessione e allo stesso Chiesa a porsi qualche domanda sull'opportunità di scommettere sul suo rilancio proprio a Torino, nonostante un contratto in scadenza nel 2025. Peccato che ad oggi nessun club interessato si sia presentato coi famigerati 60 milioni di euro, nonostante Liverpool, Newcastle e Aston Villa siano società con una più che discreta capacità di spesa sul mercato. Non sembrano esserci segnali concreti sulla volontà di mettere sul piatto una cifra tanto importante per un giocatore che deve ricostruirsi e tornano dunque d'attualità, anche se non nell'immediato, le voci di un rinnovo di contratto. Una pratica comunque non reputata imminente dai vertici della Juve e dello stesso Cristiano Giuntoli, impegnato da questioni ben più urgenti come la costruzione dell'organico della prossima stagione, in linea coi rigidi paletti finanziari fissati dalla proprietà. Chiesa come Vlahovic, Vlahovic come Chiesa. E se alla fine la più grande vittoria della Juve fosse ricostruire la fiducia ed una centralità di questi due calciatori nel progetto tecnico ancora una volta affidato ad Allegri?
QUALE FUTURO PER VLAHOVIC?
DA RICOSTRUIRE - Chiesa fu acquistato per 60 milioni di euro più bonus dalla Fiorentina e avrebbe dovuto essere il volto bello e fresco di una Juve che si rinforzava nell'immediato con uno dei grandi protagonisti della cavalcata trionfale dell'Italia di Mancini all'Europeo di due anni fa, ma anche e soprattutto un grande investimento per il futuro. Un progetto rimesso profondamente in discussione dal tremendo crack al ginocchio di quella maledetta trasferta di Roma di un anno e mezzo fa, ma anche dalla difficoltà a sapersi ritagliare un ruolo ed una posizione ben definiti dal punto di vista tattico in una squadra che ha cambiato più volte pelle nell'ultimo biennio, senza poi trovare una reale quadratura. E che il feeling con Allegri non sia lo stesso, per esempio, vissuto ai tempi di Pirlo sulla panchina bianconera o con lo stesso Mancini in Nazionale lo si è compreso chiaramente dalle tante smorfie che hanno accompagnato diverse sostituzioni nel corso dell'ultima tormentata stagione e da un linguaggio del corpo in campo spesso segnale di insofferenza.
RAMADANI DIFENDE CHIESA E TUONA CONTRO TUTTI
RINNOVO? NON ORA - Aspetti che hanno portato la Juve a fare qualche riflessione e allo stesso Chiesa a porsi qualche domanda sull'opportunità di scommettere sul suo rilancio proprio a Torino, nonostante un contratto in scadenza nel 2025. Peccato che ad oggi nessun club interessato si sia presentato coi famigerati 60 milioni di euro, nonostante Liverpool, Newcastle e Aston Villa siano società con una più che discreta capacità di spesa sul mercato. Non sembrano esserci segnali concreti sulla volontà di mettere sul piatto una cifra tanto importante per un giocatore che deve ricostruirsi e tornano dunque d'attualità, anche se non nell'immediato, le voci di un rinnovo di contratto. Una pratica comunque non reputata imminente dai vertici della Juve e dello stesso Cristiano Giuntoli, impegnato da questioni ben più urgenti come la costruzione dell'organico della prossima stagione, in linea coi rigidi paletti finanziari fissati dalla proprietà. Chiesa come Vlahovic, Vlahovic come Chiesa. E se alla fine la più grande vittoria della Juve fosse ricostruire la fiducia ed una centralità di questi due calciatori nel progetto tecnico ancora una volta affidato ad Allegri?