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    Juve, Chiesa decisivo come a Wembley: 'La bella stagione' per lui inizia adesso

    Juve, Chiesa decisivo come a Wembley: 'La bella stagione' per lui inizia adesso

    • Gianluca Minchiotti
    Uno stop di petto di un pallone alto e poi una giocata decisiva. Come con l'Austria agli Europei, a Wembley. In quell'occasione Federico Chiesa allo stop fece seguire un controllo di destro e un gol di sinistro, rete che aprì all'Italia le porte dei quarti di finale, sul cammino verso il trionfo contro l'Inghilterra. Ieri, nel match vinto dalla Juventus contro l'Udinese, allo stop di petto Chiesa ha aggiunto un assist di destro, per il gol della vittoria realizzato da Danilo.

    CF7 E' TORNATO - La Juve ritrova quindi gli sprazzi del miglior Chiesa, quello che aveva incantato in Azzurro, in bianconero e, prima ancora, con il viola della Fiorentina, prima del grave infortunio che lo ha tenuto fermo per quasi un anno, dal 9 gennaio 2022. In questa stagione Chiesa ha giocato cinque spezzoni di partita con la Juve (Psg, Inter e Lazio prima dei Mondiali, Cremonese e Udinese dopo) e due con la Nazionale (un minuto contro l'Albania e 45' contro l'Austria).

    FA LA DIFFERENZA - In queste partite il figlio di Enrico aveva già realizzato un assist, quello a Milik per il 3-0 sulla Lazio. Una bella giocata, ma non decisiva per i tre punti. Nell'1-0 della Juve contro l'Udinese invece Chiesa è stato decisivo e ora si propone di essere un fattore determinante nel prosieguo della stagione bianconera. In campionato, in Europa League e in Coppa Italia. E naturalmente l'obiettivo è quello di fare altrettanto con l'Italia, nelle qualificazioni a Euro 2024 e nella fase finale della Nations League.

    LA BELLA STAGIONE - Proprio ieri sera, dopo Juve-Udinese, abbiamo visto Chiesa parlare con commozione nell'emozionante film 'La bella stagione', trasmesso da Rai 2 in memoria di Gianluca Vialli, sul gruppo di amici protagonisti prima da calciatori con la maglia della Sampdoria e poi, da tecnici e dirigenti, nello staff della Nazionale campione d'Europa. Quello era un filo magico che si riannodava, soprattutto nei destini di Vialli e Mancini. Più in piccolo, e su un altro livello, anche il filo della carriera di Federico Chiesa inizia a riannodarsi. 

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