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    Juve, Cambiaso: 'Con il Genoa gli amici mi hanno fischiato'. Sul fantacalcio, Allegri, McKennie e l'inno bianconero...

    Juve, Cambiaso: 'Con il Genoa gli amici mi hanno fischiato'. Sul fantacalcio, Allegri, McKennie e l'inno bianconero...

    Andrea Cambiaso, esterno della Juventus, intervistato da Dazn Talk racconta i primi mesi della sua esperienza in bianconero. 

    COME SI STA A TORINO - "Molto bene, città molto bella, non me l'aspettavo, mi trovo molto bene, non ti fanno mancare nulla, tutti quelli che lavorano nella società, è una società incredibile".

    IL RITORNO A MARASSI E IL RETROSCENA SULLA MADRE  - "Molto emozionante, mi sono divertito, sono tornato un po' bimbo. E' stata dura, anche quando è partito l'inno del Genoa, c'erano anche i miei genitori, i miei amici. Mia mamma non voleva venire allo stadio perché probabilmente mi avrebbero fischiato e non sarebbe stato piacevole e invece è venuta ed è stato bello vederli in tribuna. Settimana tosta, anche quando facevano i cori, per me era come tornare bambino".

    I FISCHI DEL MIGLIORE AMICO - "Uno dei miei migliori amici, era in Nord, tifosissimo, ci conosciamo da quando avevamo due anni e mi ha detto "Ti ho fischiato dall'inizio alla fine". Quando sono andato a battere il calcio d'angolo mi sono messo a ridere, me li sono presi".

    SULL'INNO DELLA JUVE - "L'inno della Juve mi piace, con il Napoli quando è iniziata la partita lo stadio ha continuato a cantarlo ed è stato bellissimo"

    ULTIMO AL FANTACALCIO - "Mi sono pagato 25 su 300, è stato un po' troppo infatti sono ultimo. Della Juve ne ho presi 5, credo tantissimo nei miei compagni. Ho suddiviso il budget molto male".

    LA DIFFERENZA CON GLI ALTRI CLUB - "L'attenzione su ogni minimo particolare, noto la differenza, qui non si lasciano sfuggire nulla, Stamattina gli avevo chiesto se potevo mangiare dopo visto che avevo l'intervista e mi hanno detto "No, meglio se mangi prima". Questo spiega l'attenzione per ogni particolare. "

    MIGLIORATO GRAZIE AD ALLEGRI - "Bene, devo dire che ho un ottimo rapporto con lui e il suo secondo, Landucci, Poi sono toscani, sono simpatici, sono alla mano. Mi accorgo di essere diventato molto più pensante in campo, prima ero più istintivo. Il mister mi diceva "hai troppa voglia di riprendere il pallone, sei troppo aggressivo". Adesso sono molto più intelligente in campo. La cosa che mi ha cambiato più di tutto è l'equilibrio che ho raggiunto, prima mi facevo trasportare dagli eventi, con lui ho raggiunto l'equilibrio."

    LA SINTONIA CON WESTON - "Con Mckennie sappiamo interpretare le posizioni, ci capiamo. Io sono nato mezzala, se lui è largo mi accentro io o viceversa, sta funzionando bene. Quando l'avversario trova davanti una volta io, una volta Wes o Gattone è più difficile."

    SOLO GRAZIE AL GRUPPO - "Fondamentale creare un'alchimia fuori dal campo, sei più unito e ti viene di fare una corsa in più per un compagno. Per creare un gruppo vincente, questo è alla base, se non c'è alchimia non si può costruire nulla. Anzi, noi siamo lì solo grazie al gruppo, siamo molto uniti fuori e dentro al campo".

    PIU' LEGATO CON... - "Nicolussi e Miretti, Hans è stato una sorpresa, ragazzo d'oro, mi ci ritrovo, ha avuto sfortuna come me. Non si è mai arreso, si allena sempre alla grande, oltre ad essere un gran giocatore è una grande persona."

    IL RETROSCENA SULL'ESORDIO DI HANS - "Avevo fiducia in lui, il mister è stato molto bravo, prima di domenica mattina non lo aveva mai provato, poi ha messo dentro i probabili undici e sono stato davvero felice ma sapevo che avrebbe fatto bene. E' sempre concentrato, sempre sul pezzo".

    ACQUISTATO E POI IN PRESTITO - "Sono arrivato e il giorno dopo sono andato a Bologna. Allegri mi disse che mi aspettava? Si, il discorso era quello. Erano sicuramente frasi di circostanza ma ho bisogno di credere in qualcosa e ho creduto in quelle parole per dare il meglio a Bologna."

    STATI UNITI DECISIVI PER LA PERMANENZA - "Sono andato in tournée e poi la prima settimana alla Continassa non sapendo se sarei andato via. Ho fatto la tournée molto bene ma non tanto nelle prestazioni ma nell'atteggiamento, ho fatto il miglior ritiro, volevo rimanere qui. Sapevo della grandezza di questo club".

    UN CAMBIASO 'DIVERSO' - "Non mi sento lo stesso neanche di un mese fa, un mese fa non ero così, devo solo continuare così. Quell'equilibrio che dicevo prima, devo continuare su questa striscia. Un mio vecchio mister mi diceva che non era difficile arrivare in cima ma rimanerci perché era facile cadere".

    SUL FROSINONE - "Saranno avvelenati, una partita tosta, abbiamo visto tutti la partita di ieri con il Napoli. Sono una squadra molto giovane, che non ha paura di giocare".

    SORPRESA BOLOGNA? - "Si me l'aspettavo, l'anno scorso Thiago era arrivato in corsa e aveva fatto vedere delle cose non normali. Ero convinto che dopo un anno di apprendimento avrebbero fatto bene. Zirzkee aveva davanti un fenomeno l'anno scorso. Magari il quarto posto no, ma la zona europa me l'aspettavo".

    IL DISTACCO CON L'INTER - "Noi ci guardiamo più dietro, è la verità. Continuiamo nel nostro percorso, 37 punti in 16 giornate è un buon risultato, dobbiamo continuare ad avere fiducia nei nostri mezzi".



     

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