Juve, c'è il piano per prendere Clichy
E’ una festa a sorpresa quella brasileira della Juve. La missione di Fabio Paratici a Londra (a chi si fosse perso le precedenti puntate, ricordiamo che l’uomo mercato bianconero oggi sarà in tribuna all’Emirates per seguire Brasile- Scozia) non è infatti orientata soltanto a trarre ulteriori indicazioni sulla qualità di Neymar e Lucas, i due ragazzotti paulisti che mezzo mondo (quello ricco), Juve compresa, segue e magari insegue. Il coordinatore dell’area tecnica bianconera in realtà si è mosso verso l’Inghilterra con una doppia finalità e la parte nascosta, va da sé, potrebbe essere quella destinata a dare i frutti sperati. La Juve è infatti tornata con decisione assoluta su Gael Clichy, il terzino sinistro dell’Arsenal che - come siamo stati in grado di ricostruire - un anno fa riuscì nell’impresa invero clamorosa di mettere d’accordo Roberto Bettega (cioè la dirigenza vecchia) e Beppe Marotta (quella nuova). Nel giro di tre mesi, infatti, entrambi provarono a sfilare il francese ad Arsene Wenger, senza riuscirci. La trattativa però è ripartita e, come vedremo, su basi che la rendono decisamente più semplice rispetto a dodici mesi fa.
BUFFON E CLICHY - La missione londinese di Bettega risale allo scorso mese di aprile e curiosamente coincise con i giorni in cui maturò il ribaltone societario (a dimostrazione di come l’operazione decisa da John Elkann e Andrea Agnelli sorprese un po’ tutti, perlomeno nella tempistica). In realtà si trattò di una doppia missione, perché Bettega si recò anche a Manchester per incontrare Alex Ferguson al fine di valutare se vi fossero le condizioni per cedere Gigi Buffon allo United. Una manovra di cui il portiere venne presto a conoscenza. Infatti i lettori più attenti ricorderanno le dichiarazioni sibilline in merito al proprio futuro rilasciate da Buffon nelle ultime giornate dello scorso campionato. Quanto a Clichy, Bettega e i suoi collaboratori si sentirono chiedere da Arsene Wenger una cifra attorno ai 12 milioni, mentre il giocatore, assistito nella circostanza dal padre, fece presente di aspettarsi un ingaggio da 3,5 milioni netti a stagione. La trattativa a quel punto si chiuse bruscamente e non perché mancassero margini per portarla a buon fine. Semplicemente, come già sottolineato, al ritorno in Italia per Bettega si chiuse la seconda esperienza dirigenziale in bianconero.
CLICHY BIS - A questo punto passiamo a fine agosto, quando attraverso un noto mediatore internazionale la Juve tornò alla carica con Wenger per avere Clichy. Parliamo degli ultimi, frenetici, giorni del mercato juventino targato Marotta. La risposta del tecnico alsaziano ancora una volta non fu negativa, anzi. Wenger si disse disponibile a cedere il suo connazionale, alzando però la posta a 15 milioni (nel calcio chi ha merce pregiata in vetrina a fine agosto non la svende). Troppi per la Juve, che rinunciò. A quel punto nelle pieghe della trattativa uscì il prestito di Armand Traorè. Ma ancora una volta, lo ripetiamo, il vero obiettivo bianconero era Clichy.