Juve, Buffon:|'Serve un riscatto'
Gigi Buffon è carico, pronto per una nuova stagione. La stagione del riscatto per la Juve. «C'è tanto entusiasmo, dopo due annate non da Juve è normale che la voglia di riscatto sia tanta - dice ai microfoni di Sky Sport - Insieme a questo entusiasmo c'è una grande responsabilità perchè sappiamo che bisogna partire quasi da zero e sappiamo che la storia della Juve ci impone una rinascita immediata. Dobbiamo dar fastidio fino alla fine alle prime».
AMARCORD - Gigi è alla Juve dal 2001, dieci anni: «Non avrei pensato di fermarmi così tanto a Torino, ma il destino ha voluto questo e credo molto in certe chiavi di lettura del destino. La Juve nella quale sono approdato era strutturalmente rodata, una squadra che aveva nel dna la vittoria ed era una squadra composta da tanti campioni. Questa, invece, è una Juve che risorge dalle ceneri e che nel breve spero possa tornare a cavalcare l'onda dei successi che l'hanno contraddistinta».
CONTE - Conte giocatore, Conte allenatore. Differenze? «Vedo molte analogie con il calciatore. Da calciatore fu uno di quelli che mi insegnò subito cosa voleva dire stare alla Juve». il tecnico ha chiesto aiuto ai veterani, Buffon e Del Piero, all'inizio della sua avventura: «Il miglior aiuto che possiamo dare è vincere le partite. E poi abbiamo dentro di noi un patrimonio di esperienza e il sapere cosa vuol dire rappresentare la Juve. Credo intendesse questo».
I TIFOSI - Quale è l'immagine dell'estate? «Sicuramente il tifoso della Juve è innamorato folle di questa squadra. Qualsiasi tifoso avrebbe provato un po' di disamore dopo questi due anni e invece non c'è stata giornata in cui il campo di allenamento non fosse stracolmo di gente. E' un'iniezione di fiducia e serenità importante».
IL CAMPIONATO - Capitolo campionato. Quale è la griglia di partenza: «Il Milan parte davanti a tutti. Ha vinto l'anno scorso, si è rinforzata con acquisti mirati. È una macchina che sta percorrendo una determinata strada da tempo. Rispetto a noi che siamo stati rifondati ha il vantaggio di essere già in moto. In seconda fila credo ci sia l'Inter. Farà almeno un altro acquisto dopo l'addio di Eto'o e quando acquista si parla di giocatori importanti. Dopo ci sono la Juve, Roma, Lazio, Udinese e Napoli».
LA STAGIONE - Cosa chiede da questa stagione? «Mi aspetto continuità di presenze. Negli ultimi anni non ho potuto mai allenarmi e giocare in maniere continua. Soprattutto sulla psiche di un giocatore questo pesa e toglie un po' di fiducia. Dopo essermi operato, non mi sono mai fermato, è un bel segnale. Mi sento bene e credo di dimostrarlo in allenamento. Spero di fare almeno 35 partite su 38: le ultime le salterei perchè avremo già vinto lo scudetto...», dice sorridendo.
STORARI - Il dualismo con Storari: «Non posso che apprezzare uno con le doti di Marco, ma comunque ho avuto già grandi secondi come Peruzzi e Marchegiani».
UDINESE - Il debutto in campionato sarà contro l'Udinese. Cosa si augura? «Spero che passino il turno in Champions League e che festeggino molto la qualificazione. Così noi vinciamo più facilmente».