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    Juve, Braghin racconta: 'Ecco come scegliamo i talenti di domani'

    Juve, Braghin racconta: 'Ecco come scegliamo i talenti di domani'

    Occhi anche sul settore giovanile della Juve. Stefano Braghin, ds del settore giovanile, si racconta a Tuttosport: "La Juve non si ispira a nessun modello perché da un paese all'altro, da un calcio all'altro, cambiano troppe cose, anche culturali. Si finirebbe di essere dei replicanti e non degli originali, magari senza nemmeno riuscirci. Ascoltiamo tutti con interesse e curiosità, ma il nostro obiettivo è quello di creare un sistema autonomo". 

    Non conta solo la tecnica: "Abbiamo incrementato la formazione umana, su input in primis del direttore Marotta, un pioniere in tal senso. C'è il J-College, abbiamo un team di psicologi all'avanguardia che segue i ragazzi, organizziamo incontri su alimentazione e salute, cerchiamo di fornire ai nostri ragazzi gli strumenti per capire come gestire il rapporto con i giornalisti e i social network.”

    E la scelta su che basi avviene?  "Già dai primi reclutamenti cerchiamo di prendere profili che in prospettiva possano essere da Juve. In subordine si lavora anche per creare calciatori che possano inserirsi magari in dinamiche di mercato. Fin dalle selezioni siamo molto esigenti, ipoteticamente prendiamo solo chi possa essere da Juve. Sicuramente la ricerca del talento è fondamentale. Nel tempo si lavora su personalità, disciplina, educazione. Indossare la maglia della Juve è sempre onore e onere, che si gestisce nel tempo".

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