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Juve, Bonucci: 'Stampa inglese dopo l'Europeo? Non mi interessa'. Chiellini: 'La Premier e il calcio senza pubblico...'
Queste le parole di Bonucci:.
ALLENAMENTO – "Siamo un po’ stanchi: facciamo tanto allenamento, con piscine, acqua fredda. Quanto dura l’allenamento? In tutto quattro o cinque ore. In campo stiamo un’oretta e mezza, poi la preparazione e il post allenamento".
CAMBIAMENTI – "Quando ero giovane pesavo all’incirca dieci chili in meno".
ITALIA-INGHILTERRA – "Qual è la differenza? Noi l’abbiamo provato qualche settimana fa a Londra contro il Chelsea, dove abbiamo perso 4-0. Sono ritmi più elevati, si gioca un calcio più fisico. Devi saperti adattare subito quando passi dal campionato alla Champions League, dove incontri squadre che hanno ritmi diversi".
EUROPEO – "Con la Nazionale il periodo è molto più breve. Devi capire i compagni che hai di fianco, con cui magari ci hai giocato solo poche volte in un anno. È tutto più accentuato. La nostra fortuna è che abbiamo fatto gruppo sin dal primo giorno, dal ritiro in Sardegna. Da lì si era capito subito che potevamo fare qualcosa di diverso. La consapevolezza di vincere si costruisce mano a mano".
RITI – "All’Europeo li abbiamo avuti tutti, dalle musiche, alla grigliata dopo le vittorie, a Vialli che faceva finta di perdere il pullman. È successo una volta e abbiamo vinto 3-0 e da lì in ogni trasferta da Coverciano il pullman partiva, dopo cinque minuti si fermava e arrivava Vialli che però era già lì pronto. Poi le canzoni, tra cui quella napoletana che nemmeno noi sapevamo".
RIGORI – "Preoccupazione? Io ho tirato i rigori sia con la Spagna che con l’Inghilterra è non ho visto nulla di quello che accade intorno".
PASTASCIUTTA – "Reazioni della stampa inglese? Non so cosa abbiano detto. Tanti italiani ci hanno scritto e ringraziato per aver fatto vivere loro un sogno. Noi eravamo i primi a viverlo".
Queste invece quelle di Chiellini:
DIFFERENZA CON LA PREMIER – "Anche nel calcio inglese sono più grossi rispetto agli altri. Un giocatore italiano che va a giocare in Inghilterra deve fare un lavoro diverso, perchè c’è un diverso modo di allenarsi e di giocare. Questo cambia da nazione a nazione, da campionato e campionato".
EUROPEI-CAMPIONATO – "Cosa cambia? Innanzitutto quando giochi in Nazionale rappresenti tutta l’Italia. Non ci sono fazioni, ma riunisci un popolo intero. E questa non è una cosa da poco. Insulti post europeo non appena si ritorna nei club? Fa parte del gioco. Anche se poi nella vita privata c’è rispetto, salvo in pochi casi».
EUROPEI – "Che potevamo far bene all’Europeo ce lo aspettavamo, vincere c’è una buona dose di fortuna. Il nostro obiettivo era arrivare ai quarti di finale, che non avrebbero detto tutto ma sarebbe stato un risultato giusto".
MANCATA QUALIFICAZIONE – "In quell’anno ci eravamo tutti e due, dal 2010 ci siamo sempre stati".
RIGORI – "Con la Spagna ho scelto la curva italiana e tirare per primo, mentre con l’Inghilterra ho perso la curva ma ho scelto di ritirare ugualmente. A parità di condizioni tirare per primo è un leggero vantaggio, perchè non sai ancora cosa ha fatto l’altro. Se dovessi scegliere tra curva o tirare per primo? Tiro per primo, senza dubbio".
PARTITE – "Quando giochi fuori è tutto ovattato. Durante l’azione non percepisci nulla, ti accorgi di ciò che ti sta intorno solo quando la palla va fuori o ci sono interruzioni. Durante l’azione senti la voce del compagno, ma non dei tifosi".
SULLE RELAZIONI - "Se fare il calciatore ci fa avere più possibilità di conquiste? Guardami Fedez, sono brutto come la fame. Direi di sì".