Juve-Bologna:| Esame per Sorensen e Gabbiadini
Lo scorso anno due volte 1-1: Vucinic non bastò, reti di Di Vaio e Portanova. E' l'unica squadra ad aver sempre fatto punti con la squadra dei record.
Occhio al Bologna: bestia nera di Conte.
La bestia nera nella notte di Halloween può anche far paura. Così la Juve attende con comprensibile attenzione la partita di stasera. Quello del Bologna è l’ultimo scalpo che manca ai conquistatori bianconeri dopo che nelle prime giornate di questo campionato sono stati conquistati i fortini di Chievo e Genoa. Nella scorsa stagione, infatti, solo tre squadre erano rimaste imbattute contro i bianconeri: Bologna (1-1 e 1-1), Chievo (0-0 e 1-1) e Genoa (2-2 e 0-0). Alla terza giornata della Serie A2012-13 la Juve va a Marassi e sembra un’altra partita storta: 1-0 di Immobile. Nella ripresa secca rimonta e un 3-1 psicologicamente importante. La settimana dopo allo Stadium arriva il Chievo e il primo tempo è senza sussulti bianconeri. Nella ripresa, però, si scatena Quagliarella che con una doppietta condanna i gialloblù alla sconfitta.
Anche in Coppa Italia Stasera tocca al Bologna, che per la verità l’anno scorso giocò tre volte contro la Juve e anche la terza (cronologicamente la seconda: l’8 dicembre 2011 in Coppa Italia) si chiuse 1-1. Un pareggio strano perché maturato al 90’ (Giaccherini) e al 96’ (Raggi). Essendo un turno in gara secca si giocarono i supplementari e Marchisio segnò il gol decisivo. Quindi vittoria della Juve ma eccezione che conferma la regola perché per ben tre volte nella scorsa stagione i bianconeri contro il Bologna non sono andati oltre l’1-1. All’andata in campionato (21 settembre 2011) fece tutto Vucinic: gol ed espulsione nel primo tempo, così nonostante una gran ripresa la Juve subì il pareggio di Portanova. Al ritorno a Bologna (7 marzo) stesso risultato ma sviluppo inverso: rete di Di Vaio nel primo tempo, gol di Vucinic dopo l’intervallo. La Juve era in piena pareggite, ma proprio nel secondo tempo della gara di Bologna all’improvviso si rivide la squadra convincente che aveva chiuso il girone d’andata in testa e si preparava a lanciare il clamoroso sprint finale che le avrebbe regalato lo scudetto. Fare 1-1 col Bologna porta bene, ma oggi Conte vuole lo scalpo rossoblù: alla sua collezione manca solo quello. (G.B. Olivero - Gazzetta dello Sport)
Confermato da Pioli, proverà a convincere Conte per il futuro. La punta è a metà tra Juve e Atalanta.
Gabbiadini, l'esame.
Come fermare gli imbattibili? Con un Bologna super juventino. E' questo il piano di Stefano Pioli, pronto a schierare Motta, Sorensen, Pazienza, Taider (transitato a Torino virtualmente) e soprattutto Gabbiadini. Occhi e attenzioni saranno per quest'ultimo. E' lui l'osservato speciale. In estate i dirigenti juventini hanno investito 5 milioni di euro per strappare all'Atalanta metà del cartellino e in seguito hanno girato il ragazzo in prestito agli emiliani. Andrea Agnelli e Giuseppe Marotta se lo gusteranno dalla tribuna d'onore, mentre Antonio Conte e Fabio Paratici prenderanno appunti dal box degli esiliati. E la serata degli scherzi e di tutti i possibili quello dell'azzurrino sarebbe quantomeno il meno amaro. Meglio evitarlo, ma senz'altro una prestazione positiva nella bolgia dello Stadium equivarrebbe a una promozione.
ESAME DOPPIO Almeno per stasera il centravanti dell'Under penserà a Pioli e al Bologna. Dopo tanta panchina e pochi spiccioli (111' nei primi 6 spezzoni di gara) domenica contro l'Inter è partito titolare al fianco di Alberto Gilardino . Al di là della sconfitta l'esperimento non è dispiaciuto, tanto che il Bologna è pronto a insistere sul doppio centravanti.
MALUMORI L'assetto preoccupa la Juventus per l'immediato, al contrario è un'ottima notizia per il futuro. Non è un mistero il prurito dei dirigenti bianconeri (e pure atalantini) nel vedere il gioiellino dell'Under 21 quasi sempre in panchina nelle prime giornate di campionato. La situazione aveva fatto alzare la cornetta in corso Galileo Ferraris, dove si era preoccupati per la maturazione di Gabbiadini e di conseguenza si cominciava a valutare un rientro a Torino anticipato. Nell'ultima pausa i due club si sono parlati e il Bologna ha confermato la stima di Pioli per l'attaccante. Questione di tempo, ripetevano a Casteldebole. E il tempo, guarda un po, è arrivato proprio in prossimità della Juve.
SUMMIT FUTURO E come spesso succede può essere un gol a cambiare la vita. Contro la sua Juventus, della quale sin qui ha conosciuto solo la clinica delle visite mediche, Gabbiadini spera di trovare il primo centro stagionale. Un gol che rafforzerebbe la sua posizione nelle gerarchie di Pioli e allontanerebbe il rischio di un addio anticipato. Già, perché lui a Bologna sta bene ed è convinto di imporsi. Dello stesso parere i dirigenti, che si sono dati un mese e mezzo prima di sedersi a un tavolo con i bianconeri per stabilire eventuali cambi di programma.
LA SORELLA BOMBER Il summit è in programma per metà dicembre e a quella data Gabbiadini ci vuole arrivare con una serie di reti nel curriculum. Il primo passo è lo Stadium, quello che il prossimo anno potrebbe diventare anche il suo palcoscenico. «Mio fratello è bello carico - racconta la sorella Melania, bomber del Bardolino e dell'Italia - viene da una buona prestazione con l'Inter e sa che la Juve in futuro potrebbe puntare su di lui. Conoscendolo credo che in caso di gol esulterebbe: va capito, sarebbe la sua prima rete contro una grande».
(Filippo Cornacchia - Tuttosport)