Pirlo re degli invincibili:| Vede il record di Donadoni
L’ultimo suo k.o. risale al 30 ottobre 2010: Milan-Juventus 1-2. Poi 53 gare da imbattuto: nel mirino ci sono Maldini, Massaro e il record man Donadoni.
Pirlo re degli invincibili: da due anni non esce sconfitto in campionato.
Trenta ottobre 2010, due anni ieri. Un pezzo di vita per chiunque, un periodo significativo per un atleta. Settecentotrentadue giorni in cui sono accadute tante cose e molte altre, invece, sono rimaste ipotesi senza mai diventare realtà. Come ad esempio vedere Andrea Pirlo uscire dal campo sconfitto in campionato. Da quel giorno, dal 30 ottobre 2010, non è più successo. Pirlo giocava nel Milan e a San Siro arrivò la Juve di Delneri: i gol di Quagliarella e Del Piero regalarono la vittoria ai bianconeri, a nulla servì la rete di Ibrahimovic nel finale. Anche il 18 dicembre 2010 il Milan perse in casa (1-0 con la Roma) e Pirlo aveva iniziato la partita, ma fu sostituito per infortunio sullo 0-0. A fine stagione Andrea passò alla Juve e in bianconero non è mai stato sconfitto in campionato. Le partite utili consecutive del raffinato regista sono 53 (36 vittorie e 17 pareggi), mentre la striscia della squadra di Conte è arrivata a 48 incontri. Stasera contro il Bologna Andrea potrebbe raggiungere a quota 54 Paolo Maldini e Massaro, protagonisti del Milan degli Invincibili (58 gare senza perdere). Più su ci sarebbero solo Costacurta (59: era assente contro il Bari nell’ultima sconfitta rossonera prima della lunga serie) e Donadoni (64). Con altri undici incontri positivi la Juve batterebbe il record del Milan e Andrea raggiungerebbe l’attuale allenatore del Parma in vetta alla classifica individuale.
Halloween Intanto sul sito della Juve ieri Pirlo è stato rappresentato come Joker nel giochino dei travestimenti horror che il club ha riproposto per Halloween dopo il positivo esperimento dello scorso anno. Il titolo della sfilata fotografica è naturalmente ironico: «Continuiamo a fare paura». E alcune trasformazioni sono ben riuscite: Buffon-Freddy Krueger, Vidal-Hannibal Lecter, Asamoah-Blade, Bendtner-Frankenstein, Marchisio-Saw, Lucio-Terminator. Fino al... Conte Dracula. Una Juve mostruosa, quindi, che con lo slogan scelto per quest'iniziativa (unica frase ufficiale di una vigilia completamente muta a parte i soliti tweet) lancia comunque un messaggio molto chiaro e si affida anche alla scaramanzia visto che l'anno scorso i travestimenti di Halloween avevano portato fortuna.
Pallone d’oro Il 2012 di Andrea Pirlo è un inno al calcio: dalla cavalcata verso lo scudetto allo splendido Europeo fino a un autunno magari meno scintillante, ma sempre di primissimo livello e caratterizzato da tre punizioni intrise di classe e astuzia contro Parma, Roma e Siena. Proprio due anni fa iniziava l’ultimo atto dell’avventura di Andrea nel Milan: Allegri lo vedeva mezzala e poi non lo vide proprio per niente. Vai pure, gli disse. Alla Juve? Meglio. I tifosi rossoneri si consolarono pensando all’età di Pirlo (ora 33 anni e mezzo), ma la continuità del regista continua a sorprendere tutti. In questa stagione è stato in campo già 1.087 minuti (697’ in campionato, 270’ in Champions, 120’ in Supercoppa): nella Juve solo Bonucci ha giocato di più (1.110’). Qualità, ma anche quantità. E tanta voglia di chiudere bene un anno splendido, magari con un buon piazzamento nella classifica del Pallone d’oro. Pochi giocatori al mondo sono bravi come Andrea. Nessuno ha questa simpatica abitudine di non perdere mai.