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Juve, basta spacciare la mediocrità per eccellenza. Si è scelto di non cambiare, ma che sia solo un anno di transizione
Insomma, per quanto riguarda i movimenti interni s'è scelta la conservazione e la continuità. Continuità con cosa? Secondo Scanavino, un direttore generale on la testa sulle spalle, con “l'ottimo lavoro fatto quest'anno”. Certo dipende dal contesto e dal bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, ma non crediamo che il 2022-2023 passerà alla storia come uno dei migliori anni juventini, nemmeno decenti.
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