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Allegri vuole il Berardi di Iachini: non solo è adatto alla Juve, ma lo è anche più di Chiesa
BERARDI NEL 3-5-2: MAI VISTO? - Quando sostengo che Berardi può giocare nel 3-5-2, non è perché ho la sfera di cristallo o voglia fare la sparata della settimana. È che conosco molto bene la storia del giocatore in questione, e dunque mi ricordo le prestazioni del periodo Iachini, vale a dire il girone di ritorno del campionato 2017/2018. Pessimo inizio di stagione per il Sassuolo con in panchina Bucchi, poi la lenta ripresa con il mister dal cappellino, fino alle prestazioni addirittura sorprendenti di fine anno, malgrado un sistema di gioco, appunto il 3-5-2, poco organico ai colori neroverdi.
Ricordate il tandem Berardi-Politano che fece impazzire l’Inter di Spalletti a San Siro?
Non fu la sola bella prestazione di quei due, spostati da Iachini al centro dell’attacco. Improvvisamente sembravano a proprio agio anche da prima punta. A turno, certo, perché allo stesso tempo svariavano e si scambiavano i compiti. Oltrepassavano così gli steccati della loro comfort zone, ossia la fascia destra. In particolare per Berardi fu uno step di maturazione decisivo in vista del triennio con De Zerbi, il quale è vero che lo riposizionò in fascia, ma beneficiando di una ritrovata freschezza ed elasticità mentale da parte del ragazzo, il cui gioco diventò sempre meno prevedibile, e molto più ampio il suo raggio d’azione.
Torniamo ancora a quella partita del Sassuolo di Iachini contro l’Inter: il gran gol di Berardi nella ripresa. Ormai Politano era sceso, c’era Babacar al suo fianco, un centravanti a tutti gli effetti, dunque Domenico agiva ormai da seconda punta. È qui che si nota tutto lo spessore del giocatore Berardi, a prescindere dal ruolo, Di Francesco, Iachini, De Zerbi o Dionisi. È una situazione di inferiorità numerica, ma di fatto è un duello tra lui e Skriniar. Finta di tiro col suo piede (il mancino), converge e calcia dal limite col destro all’incrocio sul primo palo. Un colpo in ripartenza, fra l’altro, con gli attaccanti ancora isolati dal resto della squadra: in pieno stile Allegri, se volete.
NELLA JUVE, ADESSO - Nella Juve attuale l’arrivo di Berardi non provocherebbe grossi sismi tattici. La squadra è già abituata a oscillare fra due sistemi, il 3-5-2 e il 3-4-3, ma potrebbe anche rispuntare (al momento solo come valida alternativa) l’idea del 4-3-3. Nel primo caso l’assetto sarebbe leggermente diverso: se Chiesa ha una calamita naturale che lo attira sul centro-sinistra, Berardi agirebbe sotto la prima punta sì, ma tendenzialmente sul centro-destra, in quella zona orfana di Dybala e Di Maria. E la Juve riguadagnerebbe immediatamente uno stoccatore, un giocatore dal mancino letale.
L’opzione tridente resta in ogni caso la più invitante. Sostituite nell’immagine sotto (tratta dalla partita in famiglia Juve vs Next Gen della scorsa settimana) la mezzala Nicolussi Caviglia con un esterno puro, nella fattispecie il candidato Berardi, ed eccola qui la convivenza possibile, è già realtà.
Nella ripresa, poi, con Kaio e Yildiz è stato tutto molto più esplicito. Le strutture insomma sono pronte: da tempo attendono Berardi.