Juve: Alex Sandro è un treno, Benatia sembra già rinato. Neto, che errore!
Forse un po' a sorpresa, si è rivelato essere il South China l'avversario più impegnativo per la Juve in questa tournée tra Australia e Hong Kong. Non tanto sotto il punto di vista tecnico, quanto sotto quello agonistico: contrasti sempre affondati e qualche colpo di troppo che ha suscitato anche la reazione in particolare di Paulo Dybala. Arrivano nuovi segnali dopo questa vittoria in rimonta, quasi tutti incoraggianti in ogni caso per Allegri. Dal piglio sempre giusto di Benatia ad un Alex Sandro già in formato campionato, passando per i gagliardi giovani Macek e Kastanos, fino ad un Rosseti che proprio in questi giorni è finalmente apparso completamente recuperato e rigenerato. Nota negativa la quarta rete subita in altrettanto partite o partitelle, di fatto quarto regalo della formazione bianconera. Oggi tutto di Neto. Ecco chi sale e chi scende dopo questo ultimo atto prima del rientro alla casa base, da lunedì sarà tutta un'altra storia e tutta un'altra Juve: inizierà a formarsi quella vera.
CHI SALE
BENATIA – Il gol in sé non deve avere un peso eccessivo, ma la seconda rete in due apparizioni dimostra tutta la voglia e la prontezza di spirito del difensore marocchino. Fin qui provato sempre in una difesa a quattro al fianco di Rugani, ha sempre comandato con personalità il reparto. Travolto da Neto in occasione del gol, non sembra avere alcuna responsabilità.
ALEX SANDRO – Pronti via e colpisce un palo di testa. Per il resto spinge dal primo all'ultimo dei sessanta minuti circa in cui rimane in campo, come se per lui non esistessero carichi troppo pesanti di lavoro o un clima totalmente diverso da sopportare dopo il freddo australiano. Evra canta e balla sui social, ricoprendo sempre di più il ruolo di leader nello spogliatoio: ma il padrone della fascia sinistra da quest'anno sarà Alex Sandro.
KASTANOS – Un calcio preso dietro l'altro, risponde con la stessa personalità sempre mostrata in Primavera. “Il Messi di Cipro” non ha paura, la qualità e la spensieratezza per tentare giocate a effetto invece non fanno difetto. Al rientro verrà delineato il suo futuro, il Pescara lo segue e lui vorrebbe tentare il salto nel calcio dei grandi. Ma da classe '98 anche un anno a cavallo tra Primavera e prima squadra potrebbe aiutarlo non poco.
CHI SCENDE
PJANIC – Prestazione in linea con le precedenti, grande qualità su calcio piazzato e voglia di prendere in mano il gioco della Juve. Ma anche un errore gravissimo, che non è costato il gol del 2-1 solo grazie ad una toppa messa in extremis da Neto: un passaggio in orizzontale lento e prevedibile che ha lanciato in contropiede il South China. Non da lui, servirà anche questo.
NETO – Positiva nel complesso la sua tournée, mentre da Napoli lo si seguiva con particolare attenzione. Il gol del South China è però un suo regalo, esce forse dove non era necessario travolgendo Benatia e permettendo a Chan di segnare una rete da raccontare ai nipotini.
PEREYRA – Fascia di capitano al braccio, forse un omaggio prima dell'addio. Tra i più positivi contro il Tottenham, costretto ad un lavoro di maggior sacrificio in questa circostanza si ritrova spesso nella terra di nessuno a correre tanto ma a vuoto.
@NicolaBalice