Agnelli: 'Il calcio italiano è rimasto indietro: eravamo il campionato dei fuoriclasse, ora siamo di transito'
Il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha parlato in occasione del Globe Soccer in corso a Dubai: "Il calcio italiano ha bisogno di recuperare, compresa la Juventus che pure passa da ottimi risultati sportivi e di fatturato. Eravamo il campionato dei fuoriclasse e oggi siamo considerati un transito. Non possiamo confrontarci con chi ha strutture di ben altra capacità. Il nostro campionato ha impianti con età media di 64 anni e non regge il confronto con chi ha sviluppato arene moderne, confortevoli e più capienti. Il Chelsea ha una capacità doppia di vendita di biglietti rispetto alla Juve e in Germania il reddito medio è più alto rispetto all'Italia, quindi il problema non sono solo gli stadi. Di certo dobbiamo provare il rilancio. La Roma sta per fare un passo importante. D'altra parte, pur incassando 1 miliardo e 200 milioni di diritti tv, siamo preoccupati nel vedere che chi non tifa, all'estero, sceglie le partite con scenografie migliori delle nostre". SUGLI INVESTITORI STRANIERI - Agnelli ha poi parlato degli investimenti degli stranieri nel nostro calcio, esprimendo parere negativo: "Sono contrario perché i loro investimenti risultano poi fini a sé stessi. Progetti che possono sembrare interessanti, ma poi si rivelano non essere all'altezza. Noi siamo per progetti seri a medio-lungo termine e gli investimenti devono rappresenatare un mero valore aggiunto".