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Jacobelli: Sneijder, Rolando, Montoya e non solo. Ecco che cosa serve alla Juve
Tuttavia, Marotta è il primo a sapere che la società debba aiutare il successore di Conte a centrare gli obiettivi. Per riuscirci, servono rinforzi.
In ordine di possibilità d'ingaggio, Snejider (anche se non potrà essere impiegato in Champions, avendo già giocato con il Galatasaray nella fase a gironi), Shaqiri, Ben Arfa e Praet figurano nella rosa del trequartista che il tecnico desidera avere. Rolando e Montoya sono i nomi scritti a lettere maiuscole per il reparto difensivo, senza dimenticare Stefano Denswil, 21 anni, difensore impiegabile sia come centrale sia come terzino sinistro, nazionale olandese Under 21, ennesimo talento della miniera d'oro a nome Ajax. La difesa è il primo reparto da rinvigorire, stanti le difficoltà di recupero di Caceres e i tempi lunghi di recupero di Barzagli, fuori causa dall'operazione al calcagno alla quale si è sottoposto dopo i mondiali e il cui rientro è slittato a metà febbraio. Quanto Barzagli sia stato importante per le fortune della Juve di Conte è stat da tempo assodato.
L'attivismo sul mercato, che scatterà ufficialmente il 5 gennaio, è un buon segno per Allegri e per i tifosi bianconeri. D'altra parte, proprio oggi, a Dubai, Andrea Agnelli racconta come abbia rifondato la Juve dopo la bufera del 2006, sul palcoscenico di Globe Soccer, la manifestazione calcistica internazionale che, a fine anno, premia le superstar dello sport. Il 2015 sarà un anno di svolta per la Juve, soprattutto in ambito europeo. Se è vero, come ha ricordato Agnelli, che il Real ci ha messo dieci anni per conquistare la decima Coppa dei Campioni, è altrettanto vero che, da quasi diciannove anni, i bianconeri inseguono quel trionfo che manca loro dalla memorabile notte romana del '96. La qualificazione agli ottavi è soltanto un punto di partenza. Per questo, usando il lessico marottiano, rafforzare questa squadra in gennaio è un obbligo.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com