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    Jacobelli: Sneijder, Rolando, Montoya e non solo. Ecco che cosa serve alla Juve

    Jacobelli: Sneijder, Rolando, Montoya e non solo. Ecco che cosa serve alla Juve

    Beppe Marotta ha dato 8 ad Allegri dopo i primi quattro mesi al timone della Juve, avvertendolo al tempo stesso come il quarto scudetto consecutivo sia "obbligatorio" e come sia "un dovere entrare fra le prime otto squadre d'Europa". Giusto.
    Tuttavia, Marotta è il primo a sapere che la società debba aiutare il successore di Conte a centrare gli obiettivi. Per riuscirci, servono rinforzi.
    In ordine di possibilità d'ingaggio, Snejider (anche se non potrà essere impiegato in Champions, avendo già giocato con il Galatasaray nella fase a gironi), Shaqiri, Ben Arfa e Praet figurano nella rosa del trequartista che il tecnico desidera avere. Rolando e Montoya sono i nomi scritti a lettere maiuscole per il reparto difensivo, senza dimenticare Stefano Denswil, 21 anni, difensore impiegabile sia come centrale sia come terzino sinistro, nazionale olandese Under 21, ennesimo talento della miniera d'oro a nome Ajax.
    La difesa è il primo reparto da rinvigorire, stanti le difficoltà di recupero di Caceres e i tempi lunghi di recupero di Barzagli, fuori causa dall'operazione al calcagno alla quale si è sottoposto dopo i mondiali e il cui rientro è slittato  a metà febbraio. Quanto Barzagli sia stato importante per le fortune della Juve di Conte è stat da tempo assodato. 
    L'attivismo sul mercato, che scatterà ufficialmente il 5 gennaio, è un buon segno per Allegri e per i tifosi bianconeri. D'altra parte, proprio oggi, a Dubai, Andrea Agnelli racconta come abbia rifondato la Juve dopo la bufera del 2006, sul palcoscenico di Globe Soccer, la manifestazione calcistica internazionale che, a fine anno, premia le superstar dello sport.
    Il 2015 sarà un anno di svolta per la Juve, soprattutto in ambito europeo. Se è vero, come ha ricordato Agnelli, che il Real ci ha messo dieci anni per conquistare la decima Coppa dei Campioni, è altrettanto vero che, da quasi diciannove anni, i bianconeri inseguono quel trionfo che manca loro dalla memorabile notte romana del '96. La qualificazione agli ottavi è soltanto un punto di partenza. Per questo, usando il lessico marottiano, rafforzare questa squadra in gennaio è un obbligo.

    Xavier Jacobelli
    Direttore Editoriale www.calciomercato.com
     


     

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