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Jovetic svela: "Ho parlato col Venezia in estate, potevo tornare in Serie A"
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“C’è stata una trattativa con il Venezia in estate. Ho parlato anche con l’allenatore ed era una trattativa avviata. Poi alla fine non ci siamo trovati“.
RIMPIANTI - “Il passaggio al Manchester City? Ripensarci adesso è molto più facile. Io in quel momento arrivavo da 5 anni con la Fiorentina, di cui uno saltato per un brutto infortunio al ginocchio, e più di 150 partite. Sentivo di essere in una fase della mia carriera in cui potevo cercare di fare un passo in più. Volevo vincere qualche trofeo, perché alla fine è l’obiettivo di ogni calciatore. I ricordi della carriera passano anche dalle vittorie. Lì ho vinto una Coppa di Lega e soprattutto una Premier League, il campionato più complicato del mondo“.
INTER - “Cosa non ha funzionato all’Inter? Del primo campionato all’Inter (2015/2016, ndr) ho un ottimo ricordo. La stagione prima l’Inter arrivò ottava, quando sono arrivato io abbiamo fatto il girone di andata in testa, per poi finire quarti. Non male. Eravamo una buona squadra. Poi il secondo anno è stato caotico. Tre presidenti, cinque allenatori: dopo Mancini sono arrivati De Boer, Pioli, Vecchi e Spalletti nel giro di pochissimo. Per un calciatore non è facile abituarsi a tutti questi cambiamenti. Io in quella fase volevo solo giocare. La preparazione estiva era andata molto bene, con diversi gol, ma quando ho visto che non riuscivo a fare tanti minuti ho chiesto subito la cessione. Perché a 26 anni volevo sfruttare il momento migliore della mia carriera. Se mi succedesse oggi rimarrei, perché sapevo che se avessi aspettato avrei avuto le mie occasioni. Però in quel momento volevo solo giocare, non aspettare“.
DOPO L’ITALIA - “A gennaio sono andato al Siviglia. Lì sono stato veramente bene, è un peccato essere rimasto solo 6 mesi. Ho segnato al Real Madrid, abbiamo giocato gli ottavi di Champions: una bella stagione. Sarei rimasto volentieri. Il direttore che mi ha acquistato era Monchi, dopo 10 giorni dal mio arrivo se n’è andato. Dopo 15 anni con il club. Sampaoli, l’allenatore, è stato chiamato dall’Argentina poco dopo. Con l’Inter a fine stagione non era stato trovato un accordo sul riscatto, nonostante mi fossi abbassato l’ingaggio. Io stavo bene e il Siviglia era un bel club. È stata un’annata sfortunata“.
LA FINALE DI CONFERENCE OLYMPIACOS-FIORENTINA - “È stata una serata importante. Ci tenevo a vincere un trofeo in Europa, mi mancava in carriera. Mi è dispiaciuto giocare contro la mia Fiorentina, ma il destino a volte è così. La nostra partita l’abbiamo fatta, abbiamo creato le nostre occasioni e ci siamo guadagnati la vittoria. Un velo di tristezza c’è stato, lo ammetto, perché conosco la Fiorentina e i suoi tifosi, so da quanto tempo aspettano un trofeo. Dopo il triplice fischio infatti non sono andato subito a festeggiare con i miei compagni ma sono passato prima a salutare i giocatori e il pubblico della Viola“.
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No ma Oristanio è meglio, figuriamoci! E pure Yeboah!