Jovetic sul mercato:| Rebus per la Fiorentina
Appuntamento alla prossima settimana. La Fiorentina prende tempo, anzi ha bisogno di tempo e così prima di risolvere, annunciare e muovere i passi giusti (e definitivi) nella direzione del nuovo direttore sportivo e del prossimo allenatore, vuole fermarsi un attimo. E pensare. Oriali o Sartori alla scrivania? Ranieri o Zeman in panchina? Vedremo, anche perché — a sorpresa — il primo rebus da sciogliere in vista del futuro potrebbe essere quello relativo a Stevan Jovetic.
Forse la Fiorentina è davvero in attesa di ricevere un’offerta indecente dall’Inghilterra, o forse è lo stesso giocatore a voler capire bene che cosa fare in futuro (anche ieri era l’unico assente ai saluto viola voluti da Guerini, escluso ovviamente il punito Ljajic), fatto stato che il nodo-Jovetic rischia di trasformarsi nel primissimo capitolo dell’estate del mercato viola.
Ed è proprio Guerini — anche se in modo indiretto — ad accendere la questione. Si parla dell’eventualità che la nuova Fiorentina possa essere costruita attorno al talento montenegrino e il tecnico viola risponde così: «No lo so, lasciatemi parlare da tifoso e quindi ve lo ripeto, non lo so. No so se un ragazzo giovane come Jovetic possa essere in grado di prendersi sulle spalle la responsabilità di una squadra intera». «No so — aggiunge Guerini — quello che ha in testa il ragazzo. Ci sono tante, troppe, responsabilità da prendersi quando devi diventare il leader di un gruppo».
Parole pesanti, importanti che, appunto, potrebbero aprire uno scenario di mercato fino ad oggi mai preso in considerazione: Jovetic, forse, non è più incedibile? Dal mercato all’allenatore del futuro. Zeman è il nome che fa sognare i tifosi, Ranieri, invece, è già stato contestato prima ancora di rispondere sì alla proposta della Fiorentina. Traduzione: i tifosi viola hanno già scelto. Ma anche in questo caso le parole di Guerini aiutano ad aprire una finestra sulla realtà delle grandi manovre della società in vista del futuro. «Credo che qualsiasi società che fa scelte sull’umore della gente commetta un errore. Non è giusto andare nelle direzioni forzate. Non è giusto prendere decisioni così importanti lasciandosi influenzare da fattori esterni».