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Joao Mario, un toccasana per Banega, ma un problema per Kondogbia
SOSTANZA E QUALITA' - "Per raccontare la partita di Joao Mario basterebbe recuperare dal tabellino questo episodio. Minuto 22 del primo tempo, Memushaj gli ruba il tempo della giocata, lo salta e riparte. Steso. Giallo per il portoghese. Ventidue minuti e Joao Mario mette lì il suo primo sacrificio della carriera in Italia. È stato pagato 45 milioni, bonus e quantità compresi. Non c’è solo raffinatezza nel calcio del campione d’Europa. Ci sono pure corsa, volontà, ripiegamenti e lavoro lontano dalle attenzioni".
KONDOGBIA NE FA LE SPESE - "Ever Banega è potuto tornare a fare il trequartista perché davanti alla difesa nel 4-2-3-1 il neo acquisto dallo Sporting Lisbona si è messo a indirizzare palloni fin verso l’argentino. In questa maniera Frank de Boer ha una variabile in più per uscire dalla difesa con la palla tra i piedi permettendo all’argentino di restare più nella trequarti avversaria in attesa di costruire. Gli spazi tra Banega e il pallone si sono accorciati. Per adesso a uscire dal giro dei titolari è Geoffrey Kondogbia, perché vicino a Joao Mario la spalla ideale è Gary Medel, il cileno che mantiene l’equilibrio dell’intero sistema quando la squadra deve difendersi anche da veloci ripartenze come è capitato ieri sera all’Inter".