Jacobelli: uragano Juve sulla Lazio che ha avuto paura di osare. Pogba mondiale. Klose, che lezione ai razzisti
E' severissima la lezione di calcio che la Juve impartisce alla Lazio nel primo atto ufficiale della nuova stagione.
Petkovic ha pagato a caro prezzo la paura di osare: tenere in campo Klose come unica punta sino al 4-0 per i bianconeri è stato un atto di puro masochismo che i campioni d'Italia hanno punito con una progressione implacabile.
Quei tre gol in cinque minuti segnati da Chiellini, Liechsteiner e Tevez hanno scandito la conquista della Supercoppa e il fatto che ci sia anche la firma dell'argentino, al gol n.200 della carriera nei club, è significativo. Testimonia il costante inserimento del neoacquisto negli schemi di Conte, esaltati da un Pogba in formato mondiale Under 20, quello che ha conquistato il 13 luglio scorso a Istanbul, capitanando la sua Francia. Brillante anche la prova di Buffon, autentico tabù di Klose che, da quando è in Italia, non ha mai segnato ai bianconeri.
Due scudetti e due Supercoppe di Lega (la seconda consecutiva, la sesta della Juve che eguaglia il Milan) nei primi due anni alla guida della Juve sono il bilancio esaltante di Antonio Conte. Questi, dopo la deludente tournée nordamericana, al termine della quale aveva messo in guardia la squadra dalla sindrome d'appagamento, ha evidentemente saputo toccare i tasti giusti confermandosi il miglior conoscitore della propria squadra.
La Juve ha vinto la prima partita di questo precampionato proprio quando la posta in palio è diventata importante: la conferma della caratura di una formazione che, in campionato, sarà di nuovo la squadra da battere e, in Champions, può andare oltre i quarti di finale raggiunti nella passata stagione.
La Lazio non deve deprimersi: all'Olimpico è stata dominata dai più forti. Ma Lotito deve prendere subito un'altra punta e Petkovic deve farla giocare accanto a Klose. Ignobili i buu razzisti nel finale che hanno preso di mira Pogba, Asamoah e Ogbonna. Lunga è la strada perchè un altro calcio sia possibile.
Meno male che ci sono campioni del calibro di Klose, in prima fila ad applaudire la Juve mentre Bufon sollevava la Supercoppa. Questo si chiama essere sportivi.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com