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Jacobelli: su la testa, Roma ma non pensare più a quel 7-1 e ascolta Totti
Il giorno dopo della Roma è, se possibile, peggio del giorno prima perchè il pareggio con il Cska, meno di 72 ore dopo la sofferta e immeritata vittoria di Bergamo, ha riacceso dubbi e perplessità sul momento attuale dei giallorossi che hanno la liungua penzoloni, pagano il peso delle assenze, ma in Europa come in campionato, sono più che mai padroni del loro destino. Lo confermano le combinazioni possibili per superare la fase a girone. A patto che la Roma affronti il City per batterlo, senza fare troppi calcoli e, soprattutto, a patto che riesca finalmente a scrollarsi di dosso lo choc del 7-1 patito dal Bayern.
Perché qui sta il punto: da quando ha rimediato quella tremenda batosta con i tedeschi, la formazione di Garcia si è smarrita, ha quasi perso fiducia in se stessa, è andata incontro a una serie di prestazioni altalenanti. E, se nella corsa scudetto rimane nella scia della Juve, in Europa d'ora in poi le è proibito sbagliare. Su la testa, Roma e ascolta il Capitano, autentico Immortale del calcio mondiale. "Una grande squadra viene a Mosca per vincere e vince", ha detto Totti. Che ha detto tutto.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com