Jacobelli: scommesse, Criscito innocente ma dal 2012 aspetta le scuse della Figc
La prima domanda è: chi?
Chi risarcisce Domenico Criscito, lasciato a casa dalla Figc che non lo portò agli Europei perchè indagato per frode sportiva e ora scagionato con richiesta di archiviazione presentata dalla stessa Pubblica Accusa? Il giocatore dello Zenit è stato assolto dalla pubblica accusa assieme a Dainelli, Milanetto, Palacio.
Ricordate il blitz della Polizia all'alba del 21 maggio nel Centro Tecnico di Coverciano, violato con tale clamore che la notizia fece il giro del mondo assestanmdo un colpo durisismo all'immagine del calcio italiano?
Ricordate la disparità di trattamento riservata a Criscito rispetto a Bonucci, anche lui coinvolto nell'inchiesta sulle scommesse, anche lui prosciolto, stavolta davanti alla giustizia sportiva, sia in primo sia in secondo grado?
Calciomercato.com lo disse subito forte e chiaro: o agli Europei vanno sia Bonucci sia Criscito, perchè la presunzione d'innocenza deve valere per entrambi o se la Federazione nutre troppi dubbi, non ci va né l'uno né l'altro.
Naturalmente, la Figc lasciò a casa Criscito e portò Bonucci, lasciando il difensore dello Zenit in balia di una gogna mediatica che gli è costata la spedizione in Polonia e in Ucraina, ma, soprattutto, mesi di angoscia e di tormenti.
Oggi, con la consueta arrampicata sugli specchi, Abete dichiara: "La valutazione data in quel momento non era collegata ad una logica di presunzione di colpevolezza, che non si effettua neanche quando ci sono richieste di rinvio a giudizio, ma in relazione al momento particolare che stava vivendo il giocatore e anche tutto il gruppo azzurro, con la perquisizione all'alba a Coverciano che avrebbe creato una dimensione mediatica che avrebbe accompagnato il giocatore e la squadra per tutta la durata dell'Europeo".
Momento particolare? Dimensione mediatica? Ma di che cosa stiamo parlando? Criscito è stato vittima di una clamorosa ingiustizia e di un macroscopico errore di valutazione rispetto al compagno di Nazionale. Punto. Che almeno adesso la Federcalcio gli chieda scusa.
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(x.j.) Ho scritto questo editoriale l'11 settembre 2012 e, chiuedendo scusa per l'ineleganza dell'autocitazione, lo ripropongo perchè non c'è una riga da cambiare.
Sono trascorsi due anni e cinque mesi. Ieri, 9 febbraio 2015, la Procura della Repubblica di Cremona ha riconosciuto l'estraneità del difensore alle acuse che gli erano state mosse e ha disposto l'archiviazione. Il passo della giustizia ordinaria è lento e pesante, ma arriva al traguardo.
E già la richiesta di archiviazione formulata proprio in quel settembre 2012 dalla Procura di Genova era stata molto significativa per l'ex difensore del Genoa, oggi ventottenne tesserato dello Zenit San Pietroburgo. Criscito conta 26 presenze e 1 gol in Nazionale. Prandelli l'aveva convocato per l'Europeo 2012, ma il 28 maggio di quell'anno Criscito venne iscritto nel registro degli indagati della Procura di Cremona e la Federazione lo lasciò a casa, mentre Bonucci, scagionato anche lui, agli Europei partecipò. E meno male perchè il torto sarebbe stato doppio.
Ieri Criscito è stato prosciolto dalla magistratura ordinaria. Ieri, Tavecchio ha parlato in lungo e in largo di Conte, a carico del quale i giudici ipotizzano l'accusa di frode sportiva (occhio, ipotizzano) e della Nazionale. Ma il presidente della Federazione non ha pronunciato una parola, una sola parola di scuse ufficiali per Criscito. Che la sta ancora aspettando. Anche da Abete.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com