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Jacobelli: moviola in campo e cacciare Blatter, un mondiale da sogno
'E' uno strumento del quale possiamo fidarci al 100%", ha sentenziato il direttore del programma Fifa, Johannes Holzmuller, presentando il sofisticato marchingegno alla stampa.
Bravi. Peccato che, quattro anni fa, in Sudafrica, sarebbe bastato anche un rudimentale replay di una tv privata di quartiere per dimostrare che il pallone scagliato da Lampard durante Inghilterra-Germania avesse abbondantemente oltrepassato la linea di porta. Invece, la Fifa ordinò di spegnere i maxischermi all'interno dello stadio, anche se tutto il mondo aveva già visto ciò che era accaduto. Il trionfo dell'ipocrisia come ipocrita è la negazione della moviola in campo quando tutti sanno che nacque il 9 luglio 2006 a Berlino, Oympiastadion, finale mondiale tra Italia e Francia: se il quarto uomo Medina Cantalejo non avesse segnalato all'arbitro Elizondo la testata di Zidane a Materazzi, il francese sarebbe rimasto tranquillamente in campo.
Ma adesso c'è la Goal-line technology (Glt): 14 telecamere (7 per ogni porta) ad alta velocità in grado di catturare fino a 500 immagini al secondo e installate in punti strategici dello stadio. Tutte le telecamere sono collegate a un software capace di calcolare in tempo reale il tragitto esatto del pallone. Quando la sfera supera la linea di porta, una vibrazione viene immediatamente spedita agli speciali orologi in dotazione alla terna arbitrale e del quarto uomo. L'ultima parola spetta sempre e comunque all'arbitro, ma è chiaro che si tratti di un grande passo avanti.
In fondo, anche i dinosauri si sono estinti. In materia di tcnologia applicata al calcio, abbiamo buone speranze che il conservatorismo dell'organizzazione di Blatter venga spazzato via. Ferma restando la speranza che pure l'ex colonnello svizzero si tolga dai piedi godendosi una meritata pensione, possibilmente su qualche atollo del Pacifico, senza wifi e senza campo per i cellulari.
Così ci verrebbero risparmiate le patetiche facezie circa "l'odiosa campagna di discriminazione razziale" che, secondo Blatter, sta dietro alle accuse sulla presunta corruzione da cui è scaturita l'assegnazione al Qatar del mondiale 2022, da lui definita "un grave errore".
Moviola in campo e Blatter a casa: mai smettere di sognare.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com