AFP/Getty Images
Mondiali: manifestazioni e scontri a Rio e San Paolo e Dilma Rousseff si scaglia contro Blatter e la Fifa VIDEO
17.00 Come riporta un'agenzia Ansa, la presidente brasiliana Dilma Rousseff, in una cena con giornalisti sportivi a Brasilia, ha definito ''un peso'' i principali dirigenti Fifa. ''Levatemi dalle costole Blatter e Valcke! Non sono opere per i Mondiali, ma per le città'', le parole di Dilma secondo il sito Uol a proposito del rafforzamento della metro nelle grandi città. La presidente brasiliana Dilma Rousseff ha definito ''un fallimento'' la giornata anti-Mondiali organizzata ieri in diverse città del Brasile dai movimenti che protestano contro le spese pubbliche per i campionati del mondo di calcio. Secondo la presidente brasiliana, si è trattato soprattutto di ''un'operazione mediatica'' che aveva parlato di oceaniche manifestazioni, come quelle del giugno 2013, in occasione della Confederations Cup.
13.00 Non si arrestano nelle principali città del Brasile le proteste e le manifestazioni dei comitati contro il Mondiale. A Rio de Janeiro ma soprattutto a San Paolo non sono mancati anche i momenti di tensione, con scontri con la polizia, vetrine infrante e alcuni roghi appiccati per strada. I motivi della protesta sono sempre gli stessi, gli altissimi costi organizzativi del torneo e la mancanza di investimenti nella sanità e nell'istruzione e i bersagli sono il governo locale e la Fifa.
Non vengono risparmiate nemmeno figure storiche del calcio brasiliano e di quello locale come Pelè e Ronaldo, ambasciatori del Mondiale che avrebbero messo da parte i problemi della gente per sposare una causa mossi in particolare da forti interessi economici.
13.00 Non si arrestano nelle principali città del Brasile le proteste e le manifestazioni dei comitati contro il Mondiale. A Rio de Janeiro ma soprattutto a San Paolo non sono mancati anche i momenti di tensione, con scontri con la polizia, vetrine infrante e alcuni roghi appiccati per strada. I motivi della protesta sono sempre gli stessi, gli altissimi costi organizzativi del torneo e la mancanza di investimenti nella sanità e nell'istruzione e i bersagli sono il governo locale e la Fifa.
Non vengono risparmiate nemmeno figure storiche del calcio brasiliano e di quello locale come Pelè e Ronaldo, ambasciatori del Mondiale che avrebbero messo da parte i problemi della gente per sposare una causa mossi in particolare da forti interessi economici.