Jacobelli: Lotito, altro autogol. 'Imparate dalla Lazio'. Su come svuotare lo stadio?
Racconta il sito cittaceleste.it: “Gli altri club di A, B e serie minori, prendano esempio dal modello Lazio. Per evitare la violenza negli stadi, facciano sconti e agevolazioni per le famiglie”, scrive Lotito nell'ultimo comunicato. Non dicendo però che in casa biancoceleste si tratta di una formula “forzata” dalla contestazione: con 2 mila abbonamenti venduti (di cui 800 Cuccioloni, i ragazzi nati dopo il 1° gennaio 2000, a un euro) e una Nord che ha annunciato la diserzione assoluta, Lotito s'inventerebbe pure 20 mila parenti pur di riempire oggi l'Olimpico. Non bastano nemmeno più i biglietti alle scuole calcio...".
Prendere esempio dal modello Lazio per riportare la gente negli stadi? Eh? Ma la società Lazio non è quella che, nella primavera scorsa, ha registrato la desertificazione dell'Olimpico a causa della durissima quanto civile protesta dei tifosi contro la conduzione societaria?
Semmai, gli altri club dovrebbero chiedere lumi agli organizzatori dell'evento "Di padre in figlio" che il 12 maggio scorso, all'Olimpico, ha riunito oltre 65 mila biancocelesti per celebrare i quarant'anni dello storico scudetto di Maestrelli, Chinaglia e degli altri indimenticabili Eroi laziali. Oppure, per rimanere nella capitale, sarebbe proficuo informarsi presso la Roma che risulta avere già piazzato 25 mila abbonamenti per il campionato e 11 mila per la Champions League.
Lotito continua a non capire che i tifosi della Lazio si riconquistano applaudendoli e mettendoli al centro della vita della Lazio perché la Lazio, prima di tutto e sopra tutto, sono loro.
Lotito la deve piantare con la jattanza di chi è convinto che il club sia una cosa esclusivamente sua perchè ne è il proprietario e ignora la storia di una società che ha 114 anni, che c'è stata prima di lui, c'è nonostante lui, ci sarà dopo di lui. Lotito la deve piantare di raccontarci che Astori non sia stato un obiettivo di mercato della Lazio perchè voleva prendere sia lui sia De Vrij e meno male che, almeno il secondo, l'ha preso. O Tare alle due di notte nell'albergo del Cagliari a Sappada è andato alla ricerca di una grammatica italiana, visto che, secondo il suo presidente, non parla bene la nostra lingua?
Lotito la deve piantare con i monologhi che non ammettono né domande né interruzioni, farebbero invidia all'apparato di Kim Jong-Un, leader nordcoreano e sono da inserire nei programmi delle scuole di giornalismo. Per insegnare come non si faccia comunicazione.
Dicono a Roma: mo' basta. Lunga vita ai tifosi della Lazio.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com