Getty Images
Jacobelli: la Juve ha il diritto di pareggiare, Milan capolavoro Inzaghi
I tifosi della Juve se lo chiedevano già prima che Gabbiadini fulminasse Buffon a Torino e lo costringesse poi ad una prodezza degna della sua fama. “Che senso ha vendere Manolo al Napoli, d’accordo con la Samp?”. A dire il vero, la stessa domanda se la pongono anche i sostenitori blucerchiati, in deliquio per la squadra terza in classifica con Genoa e Lazio. Ma le ragioni di bilancio e i 13 milioni di euro da dividere con i bianconeri hanno la meglio su tutto. E poi, all’orizzonte si staglia già una figura familiare: Antonio Cassano, in fuga dal Parma in crisi che almeno con il Cagliari è riuscito a non perdere, ma il punto non serve troppo né a Donadoni né a Zeman.
Con il pareggio allo Stadium, firmato dall’ex atalantino in stato di grazia e al sesto gol in campionato, Mihajlovic ha interrotto la prodigiosa serie di vittorie casalinghe consecutive della capolista che si è fermata a a quota 25. A dire la verità, fra campionato e Champions, i bianconeri hanno inanellato il terzo pari di fila, ma ha ragione Allegri: chi parla di Juve in affanno è fuori strada. Anche perché i campioni d’Italia mica possono vincerle tutte. O no? La Roma, intanto, è piombata a -1. Dite la verità: non avreste mai pensato che il verminaio a nome Mafia Capitale, scoperchiato dalla magistratura, potesse coinvolgere anche il calcio. Enrico Preziosi, invece, ha pochi dubbi. “Stanno succedendo cose strane a Roma, non vorrei ci fosse di mezzo anche il campionato”. Il presidente del Genoa ce l’ha con l’arroganza di Banti, come il suo allenatore Gasperini, espulso al pari di Perin (“Io sono stato cacciato nell’intervallo, ma penso che quello agitato fosse l’arbitro, non io”). Le polemiche arbitrali sono il sale della serie A: a giudicare dalla ruggine che si è formata il giorno di Juve-Roma, grazie al mitologico Rocchi e non è mai stata scrostata, il duello scudetto diventerà sempre più arroventato. Nonostante ciò che pensa Nicchi, secondo il quale gli arbitri italiani sono i migliori del mondo, la moviola non serve e i giudici di porta sono dei fenomeni, la verità è che troppi uomini di Messina denunciano un’evidente mediocrità tecnica e i risultati si vedono.Nove punti più sotto la Roma c’è piena bagarre per il terzo posto e l’Europa League: nel gruppone ha fatto irruzione il Super Palermo di Iachini che, grazie a Belotti ha eguagliato la serie di sette risultati utili consecutivi inanellata da Delio Rossi quattro anni fa. Ma il colpo del giorno è del Milan che ha liquidato il Napoli a San Siro con Menez e Bonaventura, un altro ex atalantino oggi in copertina. Capolavoro tattico di Inzaghi, crollo dei partenopei pesante: De Laurentiis l'ha presa malissimo e fra una settimana a Doha c'è la Supercoppa con la Juve. Benitez non rischia il posto, ma i rapporti con il produttore sono ai minimi storici. Anche perché, in estate, De Laurentiis aveva detto di puntare allo scudetto. Il guaio per alcuni allenatori sono i presidenti che parlano troppo. Come Berlusconi : se la pianta di dire che il Milan tornerà sicuramente in Champions e lascia lavorare in pace Inzaghi, forse in Europa il Milan ci rientra per davvero. Nonostante Silvio. Respira il Verona, risorto a Udine anche grazie al gol n. 300 da professionista di Luca Toni, bomber infinito come Di Natale, la cui squadra ha pagato ancora uha volta la discontinuità di rendimento passando dal colpo di San Siro in casa Milan alla sconfitta interna con i gialloblù.
Aspettando Empoli-Torino e Chievo-Inter, c’è una squadra avvitata su ste stessa ed è il Cesena: cacciato Bisoli, non c’è stato l’effetto Di Carlo. Anzi: nonostante la papera di Neto, la Fiorentina ha dilagato, cogliendo la terza vittoria esterna consecutiva. E meno male che a Firenze due mesi fa c'era chi voleva cacciare Montella. Ma lasciatelo lavorare.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com